Cultura e spettacoli | 18 dicembre 2025, 08:52

Un semplice incidente: arriva in Sala il film vincitore dell'ultima Palma d'Oro a Cannes

L'intento del regista Jafar Panahi non è quello di realizzare un manifesto politico, ma di raccontare le atrocità che commette il regime teocratico iraniano attraverso le vite degli ex carcerati

Un semplice incidente: arriva in Sala il film vincitore dell'ultima Palma d'Oro a Cannes

Un semplice incidente: arriva in Sala il film vincitore dell'ultima Palma d'Oro a Cannes

TITOLO: Un semplice incidente 

TITOLO ORIGINALE:  یک تصادف ساده Yak taṣādof-e sāde 

ANNO DI PRODUZIONE: 2025  

PAESE DI PRODUZIONE: Iran, Francia, Lussemburgo 

CASA DI DISTRIBUZIONE: Lucky Red 

GENERE: drammatico, thriller 

REGIA: Jafar Panahi 

Mohamad Ali Elyasmehr: Vahid Mobasseri, Mariam Afshari,Ebrahim Azizi, Hadis Pakbaten, Majid Panahi, Georges Hashemzadeh, Delmaz Najafi, Afssaneh Najmabadi. 

DURATA: 102 minuti  

TRAMA 

Un semplice incidente accende la scintilla che inaugura una catena di conseguenze sempre più travolgenti unendo il destino di tante persone. 

RECENSIONE 

Il film vincitore della Palma d'Oro a Cannes 2025 è finalmente uscito nella sale italiane ed è una pellicola della quale è impossibile non discutere per i temi che tratta. 

Un semplice incidente è diretto dal regista iraniano dissidente Jafar Panahi, che è stato in carcere in Iran dal 2022 al 2023 ed è stato nuovamente condannato ad un anno di prigione, per propaganda contro lo stato, poche settimane fa. Proprio la varie vicende biografiche di ex detenuti iraniani sono il motore della trama del film, che è completamente pervasa dal caso e condizionata, come lascia intendere il titolo, da un incidente che coinvolge l'ex guardia carceraria che torturava i detenuti in carcere durante la loro detenzione.  Il torturatore incontrerà casualmente il torturato protagonista del film, che lo rapirà, ma un dubbio sull'identità del carceriere indurrà il  protagonista a coinvolgere tutti gli altri personaggi nel rapimento. 

L'intento di Panahi non è quello di realizzare un manifesto politico, ma di raccontare le atrocità che commette il regime teocratico iraniano attraverso le vite degli ex carcerati che inevitabilmente sono state segnate dalle torture subite e dagli orrori che hanno visto nei centri di detenzioni statali. Il regista utilizza questa traccia narrativa anche per rielaborare il periodo in carcere che ha vissuto sulla propria pelle.  

 Un semplice incidente sarà molto probabilmente il film che vincerà la statuetta nella sezione del miglior  film internazionale agli Oscar e se ciò non dovesse accadere sarebbe davvero grave. Questa opera merita di vincere quel premio perché aiuta realmente a capire quanto terribile sia il regime degli ayatollah, facendo anche una dura critica alla cultura locale e ai suoi modelli mentali. 

Voto: 4,5/5 

Davide Pistarino

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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