Cronaca | 19 dicembre 2025, 16:47

Giardini del centro sempre più sporchi, l'appello dei volontari: "Venite ad aiutarci"

Sigarette, tappi, bottiglie ma anche coriandoli di plastica: i volontari di Torino Spazio Pubblico non riescono a pulire i rifiuti e chiedono adesioni

I volontari mentre puliscono i giardini del centro di Torino

I volontari mentre puliscono i giardini del centro di Torino

Chi pulisce i giardini del centro? Lo fanno i volontari di Torino Spazio Pubblico, che invitano a unirsi a loro per incrementare il servizio che svolgono alla cittadinanza. Da 13 anni, infatti, i cittadini torinesi possono contribuire alla pulizia e alla cura del verde pubblico partecipando a questo progetto, ma i volontari di oggi non bastano per ripulire parchi e giardini nel centro città, sempre più sporchi e pieni di rifiuti.

Il gruppo "Borgo Nuovo" si ritrova una volta a settimana, ognuno in linea con le proprie possibilità, e pulisce un giardino alla volta, nella zona che va dai giardini Cavour e l'Aiuola Balbo fino a piazza Carlo Felice ma anche piazza Solferino o addirittura i giardini Geuna a fianco dell'Ospedale Mauriziano.

Ogni gruppo è composto da circa 5-7 volontari, anche se ne servirebbero di più per pulire meglio e coprire più zone. Come ha spiegato la coordinatrice Romana Anselmetti, le attività sono sempre al mattino - d'estate dalle 9:30 e d'inverno dalle 10:30 - e per questo i volontari sono quasi tutti pensionati, anzi, pensionate. Ogni giardino viene quindi ripulito una volte ogni due mesi circa, ma la sporcizia ci mette molto meno a tornare.

Per lo più si tratta di mozziconi di sigaretta - gettarle a terra sembra essere un comportamento impossibile da estirpare -, tappi di bottiglia, cartacce ma anche coriandoli di plastica dopo le feste di compleanno, biglietti GTT o bottigliette di plastica e di vetro: gli inquinatori sono di tutte le età.

A volte, grazie a rapporti con altre associazioni, partecipano anche dei volontari speciali: gli ospiti di Villa Lauro, una comunità residenziale di persone con disabilità cognitiva, oppure gruppi di studenti universitari cinesi che studiano a Torino.

"Lancio un appello agli abitanti del centro - dice Romana Anselmetti - perché si uniscano a noi, a seconda delle proprie possibilità, per rendere più belli e puliti i giardini che frequentiamo, che sono sempre più sporchi. Per partecipare basta mandare una mail a torinospaziopubblico@comune.torino.it ".

Francesco Capuano

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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