Attualità | 23 dicembre 2025, 09:49

Michele Gai il "Ligure d’Adozione" ma originario di Torino che sfida il tempo

Oggi compie 110 anni

Michele Gai il "Ligure d’Adozione" ma originario di Torino che sfida il tempo

C’è chi la storia la studia sui libri e chi, come Michele Gai, la storia l’ha attraversata passo dopo passo, con la curiosità di chi non ha mai smesso di guardare al domani. 

Oggi, 23 dicembre, non è una data qualunque per la Liguria: a Diano Castello si festeggerà un traguardo che profuma di leggenda. Michele Gai compie 110 anni, confermandosi l’uomo più anziano della regione e il secondo in tutta Italia. Nato a Torino nel pieno della Grande Guerra, il 23 dicembre 1915, Michele ha dedicato la sua vita al lavoro e al contatto con le persone. Commerciante stimato nel settore alimentare, ha costruito la sua carriera con quella solidità tipica di chi sa che il successo nasce dalla costanza. Sebbene le sue radici siano piemontesi, è stata la Liguria a rubargli il cuore negli anni della maturità. 

Conquistato dalla luce di questa terra e dalla dolcezza del suo clima, ha scelto di stabilirsi nel borgo di Diano Castello. Una scelta di vita consapevole e moderna: da dieci anni vive infatti presso la Residenza Quaglia, non per necessità mediche, ma per il desiderio di godersi la tranquillità e la protezione di una comunità organizzata. Vedere Michele oggi significa smentire ogni pregiudizio sulla vecchiaia. 

La sua mente è un motore che non accenna a fermarsi: è diventato il "terrore" della biblioteca della struttura, avendo quasi esaurito tutti i volumi a disposizione. Tra una partita a carte con gli amici e una sfida ai cruciverba, mantiene i riflessi pronti e lo spirito competitivo.  Segue lo sport in TV con l’entusiasmo di un ragazzino, commentando risultati e prestazioni. Un dettaglio che racconta meglio di mille parole la sua tempra? Ha guidato l’auto fino a 104 anni, arrendendosi non all’età, ma solo ai lockdown imposti dalla pandemia. Arrivare a 110 anni con questa dignità e questa forza interiore è un dono che Michele condivide con chiunque lo incontri. Il suo compleanno non è solo un record statistico, ma una lezione di vita: restare curiosi è il vero elisir di lunga vita.

redazione lavocedimperia.it

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