Nuove Note | 24 settembre 2017, 06:50

Antinomia: esce Kronos l’ultimo lavoro che completa la trilogia sull’uomo

Il disco completa la trilogia sull’uomo, che tratta dalle implicazioni con natura-società, viaggio personale dell’evasione dal tempo

Antinomia: esce Kronos l’ultimo lavoro che completa la trilogia sull’uomo

L’evasione dal tempo è la linea guida degli Antinomia, band torinese che sta per pubblicare l’album “Kronos”. Il disco completa la trilogia sull’uomo, che tratta dalle implicazioni con natura-società, viaggio personale dell’evasione dal tempo. Dopo due anni torneranno sul palco, il 29 Settembre all’Hiroshima, per presentare live l’ultimo disco “Kronos”.

Antinomia è un concetto interessante che vede la contrapposizione di uomo e natura, c’è dell’antinomia all’interno della band?

Differenti età e gusti musicali tra i più vari rappresentano la nostra  principale “Antinomia” nonché la fonte primaria della vitalità della band. Fin dagli esordi abbiamo sempre lavorato affinché il nostro sound potesse crescere senza etichette e con la giusta contaminazione di esperienze, a volte anche contrapposte, in modo che esse arricchissero e facilitassero la nostra maturazione musicale. Potremmo dire che da un contrasto tra forze differenti nasce sempre qualcosa di più resistente, nell’arte come nella vita.

Come definite la musica che fate?

La volontà di questo nuovo lavoro è proprio quella di evadere da una definizione precisa. Tra di noi abbiamo spesso utilizzato l’espressione “fuori dal tempo” per definire la linea guida della nostra musica. Ossia una ricerca che porti a riscoprire le radici del rock italiano da oggi fino agli albori. Contaminazioni progressive, elettroniche e hard rock sono alla base del nostro stile. Non vogliamo mai venga meno il senso della melodia e delle atmosfere più varie e dinamiche che sono insite nel rock “made in Italy” da sempre. Soprattutto vogliamo far sì che il nostro stile appaia sempre più definito e con identità precisa, che rimandi alle proprie radici ma che al tempo stesso si identifichi come personale ed unico.

“Illusioni Ottiche” nel 2012, “Mantra” nel 2014 e nel 2017 “Kronos”, da dove nasce l’idea della trilogia sull’uomo e perché avete voluto raccontare questi tre macro-aspetti?

L’idea nacque durante la creazione delle prime bozze di copertina di “Illusioni ottiche”. Trovammo calzante raffigurare sul front dell’album un uomo imprigionato con una camicia di forza. Da quella immagine molto significativa trovai lo spunto per compiere un’autoanalisi su me stesso e soprattutto sulla natura dell’uomo e sugli effetti che la società riverbera su di esso e sulla propria psiche. Se nel primo lavoro analizzavamo le influenze “esterne” (mass media, guerre, assenza di prospettiva), nel secondo abbiamo voluto compiere un viaggio “all’interno” dell’animo umano alla ricerca di una rinnovata speranza. Con “Kronos” l’uomo trova nell’evasione dal proprio tempo la riposta e la soluzione migliore per sopravvivere al presente e a poter dare un senso a giorni oscuri come quelli che stiamo vivendo.

Parliamo dell’ultimo lavoro discografico in uscita tra poco, “Kronos”. Come viene sviluppato il concetto di tempo nell’album?

Il concept si sviluppa sull'esilio filosofico di un uomo in fuga dal suo tempo, alla ricerca di nuovi orizzonti, per sfuggire alla decadenza del presente. Aspirazione rappresentata da un simbolico “viaggio” verso un futuro indefinito, nella speranza di trovare in esso lettura più matura e libera dai corrotti schemi contemporanei. Così come una capsula del tempo cristallizza e trasporta il proprio messaggio ed i ricordi di generazioni passate nel futuro, esso rappresenta un modo di sfuggire e “sopravvivere” dell’uomo all’inesorabile declino dei nostri giorni. Un messaggio di evasione e riscatto rispetto ad una società sempre più priva di valori e identità. Kronos, il cui nome richiama alla divinità della mitologia greca, padre di Zeus e simbolo del tempo che scorre, indica quest’ultimo nelle sue dimensioni di passato presente e futuro. Definisce i contorni di una rotta verso un mondo nuovo in cui ritrovare sogni, speranze e aspirazioni perdute per il realizzarsi di una vera e propria rinascita dell’umanità. Ogni traccia dell’album rappresenta una tappa “cronologica” verso questa destinazione.

Sempre in merito al tempo, che funzione ha questo nell’elaborazione di un disco?

Dal momento in cui abbiamo deciso di focalizzarci sul tema del “tempo”, abbiamo avuto la certezza che la “carenza” di quest’ultimo avrebbe rappresentato la sfida principale alla sua realizzazione. In altre parole, il tempo è proprio l’elemento che definisce e modella la resa finale di una lavorazione complicata come quella di un nuovo album. Non a caso l’ultimo album risale a tre anni fa. Volevamo che ad ogni singolo brano potesse essere dedicato il medesimo “tempo”, in tutte le sue fasi. Per una band indipendente non è mai semplice ottenere questo “privilegio” in fase di produzione.  Esso ha dunque, per forza di cose, molta “responsabilità” per la riuscita di un lavoro credibile, creativo ed ambizioso.

La vostra Torino musicale e non.

Essendo nato a Torino sento fortemente il legame con un ambiente magico e al tempo stesso complesso come quello torinese. Musicalmente possiamo dire di essere “nani sulle spalle di giganti” nella scena underground. Soprattutto la fine anni ’80 e tutti gli anni ’90 hanno visto il fiorire in questa città realtà importanti quali: Statuto, Africa Unite, Subsonica, Linea77, etc. Per noi ovviamente modello di riferimento in quanto esse hanno contribuito a trasmettere consapevolezza e forza tra gli emergenti delle generazioni successive, nonché dimostrato che con molto spirito di sacrificio e dedizione, niente a Torino è precluso. Dal punto di vista ambientale, penso che la realtà torinese rappresenti, ovviamente anche con i suoi difetti e le sue contraddizioni, un polo fondamentale per lo sviluppo della cultura in questo paese.

Live in programma?

Venerdì 29 settembre presenteremo “Kronos” per la prima volta dal vivo all’Hiroshisma Mon Amour di Torino. Si tratterà di una serata molto speciale per noi, in quanto torneremo sul palco dopo più di 2 anni dedicati alla composizione dell’album e in seguito all’emozione provata per lo showcase di 3 anni fa proprio sul palco torinese nel quale si realizzò il tutto esaurito. Dopo questa prima data, in cui sarà possibile acquistare in anteprima il cd ad un prezzo speciale, torneremo nella nostra città natale. Domenica 8 ottobre presenteremo a Cuorgnè il nuovo singolo durante il “CanavesEsserci”, una rassegna dedicata ai talenti canavesani.

 

https://www.facebook.com/antinomiaofficial/

Federica Monello

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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