Sofia Spampinato, in arte Sofia_, è una produttrice e cantautrice dal 1997 che colleziona ricordi e li trasforma in musica. Da piccola sognava di diventare Interior Designer, adesso invece di arredare stanze vuote, immaginarie, comunicando con musica e testi. A 19, dopo aver vissuto tra lava e iodio a Catania e aver colto le influenze poetiche e musicali degli anni in Sicilia, si trasferisce a Torino. Con una loop station e un microfono, inizia il suo studio e percorso verso la riscoperta della sua voce. Poco dopo si approccia alle DAW, autoproducendo le mura musicali su cui adagiare i propri testi ed entra a far parte l'etichetta indipendente Radiobluenote di Davide Bava con “Cornici”. Le ultime collaborazioni la vedono al fianco di artiste donne che stima, di cui ci sarà un’incursione nell’intervista che segue.
Come e quando Sofia_ si è avvicinata alla musica?
Inizio in modo romantico. Il mio amore per la musica è nato quando ero ancora in pancia, forse l’ho sentita vicina da sempre anche per questo. Sono cresciuta tra musica classica, rock, sperimentale ed elettronica, ma anche italiana degli anni Sessanta in poi. Se, invece, devo parlare di avvicinamento consapevole, direi durante il periodo delle scuole medie. Mi ricordo un fine settimana come gli altri, girando su YouTube scoprii la musica minimal. Da quel momento in poi non ho mai smesso di cercare nuovi suoni e generi e ricercare me stessa tra diversi synth e bpm. Arriviamo al 2018, l’anno in cui ho deciso di ricominciare ufficialmente a scrivere. Grazie ad un amico sono venuta a conoscenza di uno spazio creativo, Era Aurora, gestito da Davide Bava. Pur avendo più osservato che partecipato alle performance poetiche, sono rimasta affascinata dalla libertà creativa di quel luogo. Il mio amico è Tito Sherpa e spesso con lui si faceva “freestyle”, arte per me nuova. Era un momento personale, anche se condiviso, e spontaneo, mi ha fatto bene. Sento che quel periodo abbia riacceso in me la voglia di creare e mi abbia resa ancora più consapevole del fatto che a Torino potevo farlo. Tra la fine di quell’anno e l’inizio del 2019 ho iniziato a registrare qualcosina, in camera e con una loopstation. Poi ho cominciato ad esplorare il mondo delle DAW. Nel 2021 entro a far parte di Radiobluenote, etichetta indipendente creata da Davide. Ho ascoltato i progetti Rbn nel 2018 e da lì ne sono rimasta affascinata e incuriosita.
“Vedo, osservo, creo e sugnu catanisi”,questo è il suo motto. Quanta sicilianità c’è, se c’è, nella sua musica?
Molta. Tantissima. Infinita. Anche quando non vorrei, emerge. Sento che la vicinanza a due elementi così contrastanti, la lava e il mare, mi abbia caratterizzata notevolmente. Le persone che reputano consuetudine un’eruzione vulcanica mi potranno capire bene. Catania è una città così piena di energie e di creatività che a volte mi confonde. E spesso mi rivedo in ciò. Nella musica e nei testi, riordino. Inoltre la Sicilia è una terra ricchissima dal punto di vista musicale, artistico, poetico...tutto! Mio nonno materno è napoletano. Ricordo da piccola le sue poesie, che tutt’ora scrive, a quasi 90 anni. Erano in italiano, ma anche in dialetto napoletano. Chissà se ho qualcosa di lui, del suo stile, in me.
Cosa vuole raccontare Sofia_ al suo ascoltatore?
Storie. Quando scrivo immagino che a poco a poco, davanti a me, compaia un paesaggio. Oppure immagino stanze vuote da decorare o città da passeggiare, conversazioni da avere. A volte sono anche flussi di pensieri, contraddizioni, riflessioni personali. Ma le chiamerei comunque storie. In “Mondo Strano”, singolo prodotto da Davide per Radiobluenote, nelle prime strofe racconto il luogo in cui mi trovo, le persone che incontro. La musica che produco e scrivo mi rappresenta in ogni momento, rispecchia la me di quell’attimo, di quel mese, di quell’anno. Desidero raccontare storie e voglio farlo con spontaneità e trasparenza.
Che differenza c’è tra la Sofia_ cantautrice e la Sofia_ produttrice?
A volte sento di essere più intima nelle produzioni che nei testi. Nelle produzioni non ho paura di sembrare arrabbiata, malinconica, triste. Nei testi, invece, quando sento di star toccando troppo certi punti, mi capita di domandarmi: è una poesia o un testo musicale? Lo sento nella musica che produco? Ho voglia di condividerlo attraverso questo strumento? Nella produzione, che studio e approfondisco costantemente, se creo qualcosa che rappresenta alla perfezione le mie emozioni del momento, non ho nessun timore di continuare.
I due ultimi singoli nascono in collaborazione con delle donne, Chiara De Cillis per “Debolezze” e il collettivo di voci femminili Eclectic Witches in “Vado al mare”. Ci racconta di queste collaborazioni?
Chiara mi piace dal giorno 0. L’ho stimata già da prima che ci presentassimo, l’ho ammirata molto in Poesie per la Dora e nelle sue poesie. Mi incuriosiva una collaborazione con lei e Davide l’ha resa possibile. “Debolezze” è una canzone che non mi stanca mai. Penso che ci abbia fatto bene, scriverla e interpretarla è stato un modo piacevole di mettersi alla prova. Eclectic Witches è un collettivo nato grazie ad Elisa Rovelli, in arte Sigma The Voice, fondatrice dell’etichetta Disability Records. Ascoltavo Elisa già da un po’, quando mi ha chiesto di partecipare a questo collettivo ne ero entusiasta. Lei e Chiara sono entrambe Donne che stimo molto, non solo artisticamente. Penso che entrambe scrivano in modo sublime, abbiano una grande capacità comunicativa, espressiva e delle energie meravigliose. Anche per questo spero di vedere e conoscere personalmente Elisa molto presto, essendo una collaborazione nata in lontananza.
Chiara, lei ha collaborato con Sofia_ in “Debolezze”, come è nata questa collaborazione e il brano?
Già da tempo io e Sofia_ ci osservavamo a distanza, il suo ingresso in Radiobluenote è stata l’occasione perfetta per riuscire finalmente a incontrarci. Certo, non si sarebbe arrivati a nulla senza la collaborazione del produttore Davide Bava, maestro nel creare - a livello musicale e personale - questo genere di contaminazioni. Parlo di contaminazioni perché in fondo il mondo di Sofia e il mio erano inizialmente abbastanza distanti, la chiave è stata non pretendere che una delle due rinunciasse alla propria personalità. La stima reciproca ci ha permesso di riuscire naturalmente a dar vita a qualcosa di nuovo e che piacesse a tutte le parti coinvolte, abbiamo affrontato questo singolo come un atto di liberazione. Ci siamo lasciate andare, scoprendoci e sfidando le nostre debolezze.
La sua Torino musicale e non.
Mi sono trasferita a Torino nel 2016 per motivi di studio, dopo poco ho iniziato a vivere il suo lato elettronico, soprattutto del mondo dei club. Questa città l’ho amata dal primo momento, perché da spazio a tutto, a mio parere. Mi ha dato la possibilità di variare dal mondo della notte a quello del giorno e comunque di entrare a contatto con l’arte. Negli anni ho avuto modo di conoscere realtà indipendenti meravigliose, credo che questa città mi abbia arricchita molto e sento le sue mille influenze diverse e mi piace che, tra le mille, possa scegliere quelle che preferisco. Un luogo culturale che ho apprezzato moltissimo è la Cavallerizza.
News, appuntamenti a breve?
News tante. Sto lavorando ad un disco, molto diverso dall’ep Cornici. Nel disco ho prodotto tutte le tracce e canterò in tutte. Ci saranno molti feat, tra cui Tito e Chiara, ne sono felice! Usciranno anche altri singoli, ma non voglio spoilerare troppo. Un Ep uscirà a dicembre. L’11 settembre ci sarà un evento, potete trovare più informazioni nelle pagine social di Radiobluenote.