"Potere alle donne, facciamole nascere". Questa la frase accanto all'immagine di un feto che campeggia su alcuni manifesti comparsi oggi a Torino con la firma Pro Vita & Famiglia e Comunione Pastorale Torinese. Manifesti definiti "orrendi" dall'assessore comunale alle Pari opportunità, Jacopo Rosatelli, che ha parlato di messaggio "reazionario e antistorico".
"Torino - ha spiegato Rosatelli - è capitale dei diritti, innanzitutto dei diritti delle donne, a partire da quello dell'autodeterminazione nella sfera sessuale e riproduttiva".
Sul tema è intervenuto anche il consigliere regionale Marco Grimaldi: "Il vero problema è che, quando parliamo della legge 194 sull'interruzione di gravidanza, in vigore da 44 anni, sette ginecologi su dieci si rifiutano di praticarla".
"Su oltre 180 ospedali e consultori italiani che dovrebbero garantire l’interruzione volontaria di gravidanza", ha affermato Grimaldi, "ci sono 31 strutture con il 100% di obiettori di coscienza. Sono 50 le strutture con una percentuale superiore al 90% e oltre 80 quelli con un tasso di obiezione superiore all’80%". Poi Grimaldi si è lanciato in un'invettiva contro le associazioni pro vita: "La verità - ha detto - è che, invece di darvi 400.000 Euro di soldi pubblici, una Regione seria non dovrebbe farvi entrare nei consultori e nelle ASL. La verità è che odiate le donne, soprattutto il loro potere di essere libere".