I Kocos sono Pit Le Funk e Andrea Testore, due giovani talenti chitarristi, produttori e arrangiatori che si uniscono per intraprendere una strada ambiziosa verso la musica funk, soul, pop, r&b e black music.
Gli elementi chiave del sound Kocos sono chitarra, basso, tastiera e loop station, formula che il duo torinese ha già sperimentato nella dimensione live e che ha voluto portare in studio di registrazione. “Kocolandia” è il loro primo Ep uscito qualche giorno fa e rappresenta il primo capitolo di un grande viaggio verso il parco di divertimenti migliore al mondo.
Come si sono formati i Kocos e perché si chiamano così?
Siamo un duo formatosi da un incontro organizzato da una persona a noi cara, Stefano Belforte, membro perno di NumodeRecords, che ha visto in noi un potenziale. Ci chiamiamo i “kocos” che significa “cocchi” in sloveno una lingua a noi sconosciuta ma con una dialettica piacevole. Il nome è nato parlandone durante un tragitto in macchina fatto assieme. Nasce per evocare un’atmosfera tropicale immaginando palme e cocchi, ma con un’influenza musicale mediterranea dettata dalle origini del progetto.
Cosa ispira la scrittura dei vostri testi?
I testi si ispirano a momenti di vita quotidiana contornati da un sapore di romanticismo. Si basano su storie d’amore passate ed esprimono delusione, sentimenti contrastanti e tormenti amorosi: essere amati a tal punto di compiere anche determinate follie. Questi sono i temi affrontati in queste 4 canzoni. Il cercare di condividere il contrasto caldo e freddo, ricominciare al massimo dopo essere lasciati in primavera, il periodo di fioritura per tutte le cose. E infine il Respirarsi fino a emozionarsi.
Cosa significa per voi fare musica?
Fare musica per noi significa condividere la propria passione. Arriviamo da mondi e realtà musicali diversi passando da sfumature di ascolti più rock/classic rock/blues, arrivando al tocco leggiadro funk/soul. Suoniamo, per noi l’arte come la musica è un mezzo di comunicazione utile per esprimersi e per far trasparire emozioni che in altri modi sarebbe impossibile trasmettere. Ci ispiriamo alle idee culturali e musicali di James Brown, della black music in generale e ai toni Pop/Indi di oggi. I nostri pezzi nascono spesso da una linea beat basilare oppure da una caffè alla mattina accompagnato da chitarra e voce.
Venerdì è uscito l’Ep Kocolandia, racconta il vostro mondo? Come lo descrivereste?
“Kocolandia” è nato dall’unione di due fette di cocchi (A.Testore, Pit le funk). È il primo capitolo di un grande viaggio verso il parco di divertimenti migliore al mondo, ci aspettiamo più ascolti possibili! Kocolandia, nasce dalla voglia di divertire e coinvolgere tramite la nostra musica l’ascoltatore.
La vostra Torino musicale e non?
I Kocos in realtà arrivano da un paesino del canavese dove sono nate le prime melodie che ci hanno fatto intraprende questo viaggio, Torino è però la città fulcro delle nostre ispirazioni artistiche. Frequentando jam e artisti del panorama musicale della città.
News, live in programma, prossimi appuntamenti.
Dopo l’uscita dell’Ep, potrete ascoltare la loro musica al Birrificio Ferroviario il 16 dicembre in occasione dell’evento organizzato da Numoderecord. Per aggiornamenti e appuntamenti futuri li trovate sui canali social e su tutte le piattaforme musicali digitali.