I Tramontana nascono dalla necessità di cambiamento di un altro progetto musicale, cambiamento che ha portato a un nuovo modo di fare musica e di intendere il songwriting. A raccontare questo nuovo corso è il loro disco Complicarsi la vita, appena pubblicato con l’etichetta Pan Music. I Tramontana grazie alla loro musica si mettono a nudo davanti ai loro ascoltatori e/o spettatori per trasmettergli le loro emozioni.
I Tramontana nascono dalle ceneri di un precedente progetto musicale, cosa vi ha spinto a questa nuova vita musicale?
È stata una scelta quasi obbligata. Tenevamo molto al vecchio progetto ma col tempo, cambiando ascolti e prospettive nei confronti della musica che amavamo e che volevamo comporre, ci siamo resi conto che i nuovi brani non potevano più fare parte di ciò che eravamo prima. Abbiamo scelto di stravolgerci, a partire dal nome, che comunque nella sua sonorità mantiene un piccolo collegamento al vecchio progetto, fino ad arrivare al modo di scrivere musica, totalmente diverso rispetto ad un tempo.
Cosa significa per voi fare musica?
Significa innanzitutto impegnarsi in un’attività che richiede il 100% delle proprie capacità. Fare musica significa mettersi a nudo davanti a tutti e sperare che qualcuno di quelli che ti sentono, o vedono nel contesto live, si senta esattamente come ti senti tu e quindi si riconosca in quello che facciamo. Questo per noi è già un successo enorme.
Come vi descrivereste ad un ascoltatore che non vi conosce?
Siamo la band fuori moda che suonava alle feste del liceo ma che non si cagava nessuno, con qualche capello bianco in più e la voglia di raccontare cose tristi.
Quale storia ci racconta il disco appena uscito?
Racconta il nostro cambiamento. Siamo passati da un genere come l’alternative rock ad una roba più simile al Midwest emo e con qualche arpeggino math-rock, quindi di conseguenza ci siamo ovviamente “complicati la vita”. Senza contare che il progetto di prima era bello che avviato e noi abbiamo praticamente fatto tabula rasa pur di poter ricominciare ad esprimerci come volevamo. Questo disco è insomma un insieme di storie, un po’ nostre, un po’ degli altri, sempre con una sottile aura di malinconia che ti fa capire, nonostante gli accordi in maggiore, che qualcosa non va.
La vostra Torino musicale e non.
Torino per noi provincialotti era una metropoli fino a qualche tempo fa, di base però ci siamo accorti che è molto facile conoscersi e frequentarsi tra band a Torino, infatti intorno alla nostra etichetta, Pan Music, gravita una bellissima scena fatta di bravi musicisti ma soprattutto di amici. In definitiva possiamo dire che Torino ci ha accolto a braccia aperte e adesso la metropoli ci sembra più vicina, ma non che offra meno possibilità, sia chiaro.
News, live in programma, appuntamenti.
Il 2 dicembre è uscito il nostro primo album, Complicarsi la vita, per l’etichetta Pan Music. Lo abbiamo presentato al Rockish Night del 2 dicembre allo Spazio 211, sarà una festa indimenticabile! Altri concerti per ora fissati saranno: il 16 dicembre al Vicolo Schilke di Vercelli con i nostri fratelli I Boschi Bruciano, il 14 gennaio al Sulè di Agrate Brianza (MB) con Treccani e il 27 gennaio al Circolo Arci Margot di Carmagnola (TO) con gli Overclank. Ci vediamo presto in giro! DAJE!