Nuove Note | 18 febbraio 2023, 19:17

Les Patafisichance e la sperimentazione di suoni elettronici e analogici

Sono la somma di due progetti solisti: "Il Thereminista Nudo" di Greg Barrett e "Il Pianista nel Triangolo del Crack" di Dario Tamburro

Les Patafisichance

Les Patafisichance e la sperimentazione di suoni elettronici e analogici

Les Patafisichance sono un duo di musicisti elettromagnetici, elettronici e analogici, nati a Torino nel 2022. Les Patafisichance sono la somma di due progetti solisti "Il Thereminista Nudo" di Greg Barrett e "Il Pianista nel Triangolo del Crack" di Dario Tamburro.

Gli strumenti che utilizzano nei loro set vanno dal Theremin, primo strumento elettronico datato 1919, a magnetofoni, sintetizzatori analogici,vocoder e oscilloscopi.  Il loro è uno show non solo una performance musicale, è una vera e propria opera d’arte concettuale vivente. Il progetto si ispira all’immaginario dei salotti francesi di fine ‘800, ambienti caldi e rumorosi, dove avanguardia e libero pensiero cercavano di abbattere i muri della superstizione. È proprio questo fil rouge che colloca Les Patafisichance in un visionario triangolo magico tra Torino e Parigi. 

Come si sono formati i Les Patafisichance e perché si chiamano così?

Les Patafisichance nascono quasi per caso, ma a Noi, oggi, piace pensare di compiere un destino già scritto. "Les Patafisichance" sono la somma di due progetti solisti "Il Thereminista Nudo" di Greg Barrett e "Il Pianista nel Triangolo del Crack" di Dario Tamburro. Nasciamo quasi per caso perché - racconta Dario - cercavo un Thereminista, virtuoso, con il quale orchestrare una mia composizione e, sfruttando il web, sono entrato in contatto con "Nudo". Un paio di telefonate ed eravamo a cena. 

Prima di mangiare mi ricordo abbiamo bevuto un Negroni, ci siamo divertiti e ci siamo trovati molto in sintonia, musicalmente e artisticamente, per così dire. Siamo due persone molto diverse fra noi, ma con tante passioni e punti di vista comuni, soprattutto sulle scelte musicali: vibriamo corde comuni! E poi, (parla Greg) quando è stato il momento di trovare un nome a quello che, di fatto, stava diventando un vero progetto abbiamo subito capito che avremmo dovuto trovare un nome all'altezza delle nostre "sofisticate aspettative". Les Patafisichance è l’unione di Patafisi(ca) e Chance: Nomen Omen. Trasuda l'ispirazione parigina di entrambi, trasuda la musica di fine ottocento che ama Dario e ovviamente… la Patafisica, la Scienza delle scienze, di cui Il Thereminista Nudo è un entusiasta divulgatore.Un nome da OuliPo, un'intuizione che ci è piaciuta subito, mi pare fosse la seconda volta provassimo.  

Come vi descrivereste ad un ascoltatore che non vi conosce? 

Direi che dovrebbe venire a un nostro concerto. Noi non ci consideriamo una band, ma siamo piuttosto un ensemble che collabora con il piacere di farlo, condividendo l’Amore per la musica, per la letteratura, il design, la moda. In effetti siamo molto più vicini a un’installazione artistica e amiamo esibirci nei luoghi  deputati all’Arte, come Musei, Gallerie, Sfilate di Moda. Ci piace la convivialità, l’attenzione.  

Il Theremin è un tratto fondamentale del vostro progetto, strumento o magia? 

Il Theremin è sicuramente uno degli strumenti portanti del nostro progetto, insieme al pianoforte. Nasce nel 1919 ed è, in effetti, il primo strumento elettronico a essere stato inventato. C’erano anche altri marchingegni interessanti nel decennio precedente. Ottime sperimentazioni, ma in effetti è il Theremin il primo “vero” strumento. Anche oggi, checché lo si veda poco in giro è molto usato nelle colonne sonore e talvolta anche nella musica pop e classica. Va detto che spesso è digitale, virtuale. Suonarlo dal vivo è un vezzo di e per pochi, che richiede molta disciplina come ogni altro strumento. Per quanto riguarda la magia a noi piace la Patafisica, la Scienza delle Scienze. Quindi la magia c’è, fa parte della fruizione che esiste fra suonatore e pubblico. In questo senso, quando sentiamo parlare di magia siamo soddisfatti, significa che le nostre emozioni arrivano. 

Utilizzate durante le vostre performance diversi strumenti elettronici come magnetofoni, sintetizzatori  analogici, vocoder e oscilloscopi. La vostra dimensione musicale è quindi solo elettronica? 

Diciamo di sì, ma non solo. Sarebbe meglio dire che, allo stato attuale, ci piace molto questo set e le attrezzature che hai citato. Se possiamo definirci “elettronici”? Beh, si, ma nel senso più “antico” del termine. Noi amiamo sperimentare e suonare strumenti del secolo scorso, prediligendo il mondo analogico a quello digitale.  Ma spesso, in realtà, mentre proviamo e suoniamo per il gusto di farlo. Siamo decisamente eclettici e spesso anche molto intimisti. Ma su tutto adoriamo pianoforte e theremin, i nostri strumenti “principali”.  

Raccoglierete i vostri brani in un unico lavoro? 

Al momento preferiamo concentrarci sui live. Però, pochi giorni fa, mentre pranzavamo in una bella trattoria a conduzione familiare bevendo vino dozzinale un pensiero ci è venuto. Quindi chissà, potrebbe volerci poco tempo. O forse anni, vedremo. 

La vostra Torino musicale e non. 

Torino è una città a cui siamo molto legati. Ma forse proprio il fatto di essere “legati” è la molla che ci ha fatto scattare la voglia di conoscere anche altro. Poi di Torino amiamo molto tanti luoghi, che spesso ci ricordano Parigi, che è la nostra città di elezione, per così dire. Per fortuna – parla Dario – sono spesso in giro per l’Italia, mentre Nudo è decisamente cosmopolita e si divide fra Torino, Sanremo e la Francia. Non è difficile trovarlo in costa azzurra, a Lyone oppure a Parigi. È sempre alla ricerca di libri che trattino di Patafisica, un vero ricercatore. Suona un sacco, da solo o con altre band, un vero divulgatore dell’etereo strumento! 

News, live in programma, appuntamenti. 

Suoneremo il 25 Febbraio al MAU il Museo d’Arte Urbana di Torino. Ci esibiremo durante l’aperitivo, che è l’orario che troviamo più consono al nostro modo d’essere. C’è una bella mostra, una collettiva che si chiama “SanTo Sanremo Torino”, non potevamo mancare, venite a trovarci è una bella occasione! A presto e Bonne Chance!

Federica Monello

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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Nuove Note è la rubrica che ogni settimana ti fa conoscere un nuovo progetto musicale emergente nato tra la Mole Antonelliana e un pentagramma, tra i boschi piemontesi e una sala prove casalinga, tra uno studio di registrazione e i chilometri che lo separano da un paesino in provincia. Nuove Note ti racconta le storie e la musica gli artisti più interessanti della scena musicale piemontese.

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