Tra i banchi di un liceo della provincia di Torino, nel 2008, nascono i Breathe Me In che oggi hanno una storia quindicennale. Amanti del rock, delle chitarre distorte e delle batterie frenetiche hanno creato il loro alternative-rock che racconta gli aspetti psicologici che affliggono ognuno. L’ultimo album dei Breathe me in , Nient’altro che le nostre paure, è uscito il 17 marzo e rappresenta il loro ultimo lavoro discografico. Sono le paure che hanno dovuto superare le protagoniste di questo album: la paura di fallire, la paura del giudizio, la paura dell'ignoto.
Come si sono formati i Breathe me in e perchè si chiamano così?
La nostra band nasce nel 2008 tra i banchi di un liceo della provincia di Torino. Da sempre metallari nello spirito, abbiamo inseguito, consumato, reimpastato i generi e gli artisti che più ci appassionavano. Abbiamo inseguito i nostri sogni di calcare i palchi tra una verifica di biologia e una di latino. Ci hanno accompagnati, nella ricerca del nostro genere, le batterie frenetiche di Joey Jordison degli Slipknot, le melodie ambivalenti tra le linee morbide. O ancora gli scream potenti di Chester dei Linkin Park e le chitarre distorte e un po' di synth e wobble bass alla Skrillex. Finché non abbiamo deciso di sperimentare e cominciare a cantare in italiano, mettendo sempre più passione nel nostro progetto. Oggi proponiamo un alternative-rock con, ovviamente, un po' di metal. La scelta musicale è ben rappresentata dai nuovi singoli rilasciati da novembre 2021.
Come fa a sopravvivere una band 15 anni in un panorama musicale italiano così mutevole?
Non è sicuramente facile. In un panorama musicale italiano così mutevole pensiamo sia necessario mantenere una forte identità musicale, ma allo stesso tempo essere aperti al cambiamento. Negli anni abbiamo sempre cercato di rinnovarci e sperimentare nuove sonorità, passando dal nu-metal, al metalcore, fino all’alternative rock, senza però perdere di vista la nostra personalità. Crediamo inoltre sia fondamentale avere una forte presenza live e una grande capacità di comunicazione con il pubblico. I concerti sono ancora oggi uno dei modi più efficaci per farsi conoscere e per mantenere una relazione con i propri fan. Prima che membri dei Breathe Me In, siamo comunque amici e questo ci ha permesso negli anni di continuare a divertirci e non perdere mai la passione comune per la musica.
Cosa ispira la scrittura dei vostri testi?
Principalmente i testi si focalizzano su esperienze personali. Cerchiamo di trasformare situazioni e sentimenti provati in determinate circostanze emotive, negative o positive, in una forma scritta e cantabile da chiunque. Cerchiamo di prestare particolare attenzione agli aspetti psicologici che affliggono ognuno di noi, richiamando concetti e teorie che possano far riflettere ed aiutare l’ascoltatore che si ritrova in quel particolare stato d’animo.
Da qualche giorno è uscito il vostro ultimo lavoro dal titolo Nient’altro che le nostre paure. Quali storie ci racconta?
In questo album abbiamo voluto concentrare tematiche psicologiche e strettamente personali, cercando di esplorare le nostre emozioni più intime e profonde. Dopo anni di musica insieme le nostre strade stavano prendendo direzioni diverse, ognuno di noi era ormai preso dalla propria quotidianità e l’impossibilità di poter suonare a causa del lockdown aveva reso estremamente difficile la scrittura di nuovi pezzi. Abbiamo quindi pensato di fare un ultimo disco, una sorta di addio: così è nato Nient’altro Che Le Nostre Paure. Nel profondo sapevamo però che il progetto che ci lega ormai da 15 anni, non poteva ancora avere un epilogo. Sono le paure che abbiamo dovuto superare le protagoniste di questo album: la paura di fallire e non riuscire a terminare quello che avevamo iniziato anni prima. La paura del giudizio degli altri e di creare musica non all’altezza delle nostre aspettative, la paura dell'ignoto e di approcciarsi a un nuovo pubblico. Infine la paura più grande ovvero quella di raggiungere un risultato finale che non rispecchiasse appieno l’impegno, la passione e gli sforzi compiuti. Il nostro intento era quello di portare in superficie tutte le emozioni che avevamo timorosamente tenuto nascoste e che per molto tempo ci hanno impedito di perseguire ciò che avremmo veramente voluto fare. Le paure che ci siamo portati dentro hanno paradossalmente dato nuova linfa alla band. L’esigenza di continuare a suonare ci ha riavvicinato e ridato voglia di fare e sperimentare. La nuova scrittura in italiano ci ha consentito di reimmaginare e reinventare i suoni rispetto all’album precedente, mantenendo la vena rock che ci ha da sempre contraddistinto, ma aprendoci anche verso sonorità elettroniche e orchestrali. Lavorare nuovamente insieme ci ha permesso di ritornare a vivere le sensazioni e le emozioni che provavamo i sabati pomeriggio di tanti anni fa, quando usciti da scuola non volevamo altro che rinchiuderci in saletta a fare quello che più ci piaceva: suonare. Non avevamo dimenticato quelle sensazioni, erano solo sepolte dagli impegni, dallo stress e dalla routine che avevano ormai preso il controllo delle nostre giornate. Tornare a esibirsi live ci ha anche fatto ritrovare supporto e calore da parte del nostro pubblico. Nient’Altro Che Le Nostre Paure è quindi un promemoria personale, un invito a guardarci indietro, e prendere coscienza del fatto che non siamo stati vinti dai nostri timori, che non siamo solo le nostre paure, ma anche i nostri sogni, le nostre aspirazioni e le nostre conquiste.
La vostra Torino musica e non.
Essere una band di Torino è qualcosa di speciale. Torino è il luogo dove siamo cresciuti musicalmente e dove abbiamo sviluppato la nostra passione per la musica. È una città incredibile, piena di storia, cultura e una scena musicale che cerca di farsi spazio, nonostante le difficoltà del periodo. Negli ultimi anni, molti locali hanno purtroppo chiuso i battenti e questo è stato un duro colpo per tutta la scena. Ad oggi è necessario lottare per trovare nuovi posti dove suonare, ma ci sentiamo parte di una comunità che cerca di preservare e far crescere la cultura musicale della città. Abbiamo visto Torino cambiare e evolversi nel corso degli anni, ma rimane sempre la nostra casa.
Live in programma, appuntamenti.
Il 31 marzo saremo allo Ziggy Club di Torino per il release party di “Nient’Altro Che Le Nostre Paure”. Vi aspettiamo numerosi per fare casino tutti insieme!