Uno scatto, una storia | 05 gennaio 2024, 11:00

Uno scatto, una storia: Alfred Eisenstaedt

Conosciuto come uno dei grandi maestri della fotografia documentaria del XX secolo, Eisenstaedt ha saputo immortalare la vita quotidiana e gli eventi storici con una sensibilità unica nel suo genere

[Photo credits: Alfred Eisenstaedt - VJ Day, Times Square, NY, August 14, 1945]

[Photo credits: Alfred Eisenstaedt - VJ Day, Times Square, NY, August 14, 1945]

Conosciuto come uno dei grandi maestri della fotografia documentaria del XX secolo, Albert Eisenstaedt ha saputo immortalare la vita quotidiana e gli eventi storici con una sensibilità unica nel suo genere.  

Nacque il  6 dicembre 1898 a Dirschau, nell'allora Impero tedesco, oggi Tczew, situata in Polonia. 

 Il suo amore per la fotografia iniziò all’età di soli 14 anni, passando gran parte del suo tempo a scattare e catturare immagini con una macchina Eastman Kodak Faltkamera Nr. 3.  

Durante il corso della Prima guerra mondiale il giovane Eisenstadt fu chiamato alle armi nell’esercito tedesco, per il quale presterà servizio fino a quando non fu protagonista di un grave incidente in cui rimarrà gravemente ferito alle gambe e alle ginocchia.  

Una volta terminato il conflitto, mentre lavorava come venditore di cinture e bottoni, si dedicò a lavorare indipendente per il Berliner Tageblatt, riscattando un enorme successo che lo portò ad alcuni importanti incontri con figure di spicco politico dell’epoca, quali Adolf Hitler e Benito Mussolini.  

La sua carriera, tuttavia, ebbe definitivamente una svolta quando, a causa dell’oppressione tedesca contro gli ebrei della Germania nazista, il fotografo si trasferì negli Stati Uniti nel 1935. Da quel momento in poi, infatti, iniziò a lavorare come fotografo freelance per riviste di spicco come "Life". 

Fu proprio durante questi anni che Eisenstaedt immortalò  numerose  celebrità del suo tempo, tra cui Marilyn Monroe, Winston Churchill, Ernest Hemingway e Albert Einstein.  

Il suo stile distintivo aveva la capacità di catturare l'attenzione e di cogliere momenti spontanei e autentici. 

Uno dei momenti più iconici catturati dalla sua lente fu "Il bacio di Times Square", scattata il 14 agosto 1945, durante la celebrazione della fine della Seconda Guerra Mondiale. La foto, ritraente un marinaio che bacia appassionatamente un'infermiera nella folla festante di Times Square, diventò un simbolo di speranza e di un nuovo inizio, rappresentando la fine di un periodo oscuro e la promessa di un futuro più luminoso.  

Durante la sua lunga carriera, Eisenstaedt ricevette, inoltre, numerosi riconoscimenti, tra cui il premio per il Lifetime Achievement della International Center of Photography nel 1989 e, ancora oggi, le sue opere continuano a essere esposte in tutto il mondo, preservando il suo legato come uno dei grandi maestri della fotografia del XX secolo. 

Si spense nell’agosto del 1995 a Oak Bluffs, in Massachusetts, Stati Uniti e, in seguito, fu sepolto nel Cimitero ebraico di Mount Hebron.  

Ulteriori scatti dell’artista li puoi trovare cliccando qui 

Giorgio Gatti

Leggi tutte le notizie di UNO SCATTO, UNA STORIA ›

Giorgio Gatti

Giorgio Gatti nasce a Torino nel 1958 e inizia a fotografare giovanissimo. Le sue fotografie, un archivio di oltre 150.000 immagini, sono il frutto di oltre 40 anni di scatti che lo ha portato a lavorare a Milano, Londra, Berlino, New York e Parigi città che lo ha adottato per diversi anni.

Le sue immagini sono all’interno di svariate collezioni private.

Attualmente divide il suo lavoro tra Chieri e Parigi, città che lo ha adottato come curatore e storico della fotografia. Tutto il suo archivio è di proprietà esclusiva della Fine Art Images Gallery - Agenzia esclusiva della sua produzione.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium