Attualità | 30 aprile 2024, 17:23

Intitolato al direttore tecnico del Grande Torino Egri Erbstein uno dei 'pennoni della memoria' del Fila

La cerimonia in programma venerdì 3 maggio: sarà presente la figlia, Susanna Egri

Intitolato ad Egri Erbstein uno dei 'pennoni della memoria' del Fila

Intitolato ad Egri Erbstein uno dei 'pennoni della memoria' del Fila

Venerdì 3 maggio, alle ore 18,30, si svolgerà la cerimonia di intitolazione di uno dei pennoni dello Stadio Filadelfia a Ernő Egri Erbstein , il Direttore tecnico del Grande Torino morto insieme a tutta la squadra il 4 maggio del 1949 nella tragedia di Superga.

Il Presidente della Fondazione Stadio Filadelfia, Luca Asvisio, ha accolto così la richiesta della figlia di Ernő Egri Erbstein, Susanna Egri, che sarà presente alla cerimonia.

Le facciate dei pennoni del “Cortile della memoria”, che per l’occasione sono stati oggetto di un intervento di ristrutturazione, sono intitolate ai campioni che hanno fatto grande la Storia del Torino - oltre ai nomi degli “invincibili” morti a Superga, vi sono quelli di altre due figure carismatiche come Giorgio Ferrini e Gigi Meroni - e sono anche dedicate ai campionati vinti nelle stagioni 1927-28 e 1975-76.

Ernő Egri Erbstein è stato il Direttore tecnico di quella leggendaria squadra, l’uomo che la plasmò e che la portò alla vittoria nei quattro campionati di calcio successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale. E’ stato un precursore del calcio moderno, soprattutto nella preparazione fisica degli atleti e nello studio dei movimenti dei giocatori in campo. Durante la sua guida il Grande Torino collezionò una serie di record, come quelli delle 125 reti messe a segno nel Campionato 1947-48, della vittoria più larga della storia della Serie A a girone unico (10-0 contro l’ Alessandria) e di presenze di giocatori di una stessa squadra in una partita della nazionale azzurra: l’11 maggio del 1947 contro l'Ungheria (vittoria dell’Italia per 3-1) 10 titolari su 11 erano granata.

La Fondazione Stadio Filadelfia è stata costituita con lo scopo di ricostruire il “tempio” in cui giocò il Grande Torino e farlo diventare la “Casa del Toro”. Il nuovo complesso è un impianto sportivo dotato di un campo principale in erba e riscaldato con quasi 4.000 posti e di un campo secondario anch'esso in erba e riscaldato. Il progetto completo comprende anche la sede del Museo del Torino e della Leggenda Granata, di cui è stata avviata la fase progettuale.

comunicato stampa

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Barbara Gabriella Renzi

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