Attualità | 30 aprile 2024, 09:17

Niente giostrai nell'area ex camper di piazza d'Armi

La Città prevede un percorso partecipato di riqualificazione per il polmone verde di Santa Rita

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La Città prevede un percorso partecipato di riqualificazione (foto d'archivio)

Niente ottovolanti e autoscontri in piazza d’Armi. A confermare che il polmone verde della Circoscrizione 2 non accoglierà i giostrai della Pellerina, che verranno sfrattati per costruire l’ospedale di Torino Nord, è stato l'assessore all'Urbanistica Paolo Mazzoleni intervenendo ieri in Sala Rossa.

Degrado nell'ex area camper

A sollevare la questione la consigliera del M5S Tea Castiglione, che ha sollecitato l’amministrazione sul futuro dell’ex area camper di corso Montelungo. Lo spazio, come ha chiarito l’esponente pentastellata, è chiuso con “manufatti in cemento: sono presenti baracche in stato abbandono”. Usato in passato da Gtt come parcheggio, ora questa porzione del parco Cavalieri di Vittorio Veneto è in stato di degrado e “non è neanche fruibile”.

“E’ una distesa di buche enormi” ha chiosato Castiglione, ricordando come l’area ex camper di piazza d’Armi diventa un biglietto da visita della città in occasioni delle Atp Finals e concerti nella vicina Inalpi Arena.

La riqualificazione

“Nelle interlocuzioni con i giostrai della Pellerina, – ha replicato Mazzoleni– l’area di piazza d’Armi ad ora non è compresa per l’arrivo di quel tipo di attività”. Quest’angolo della Circoscrizione 2 è oggetto di uno studio di riqualificazione, insieme a piazza Crispi, finanziato da Compagnia di San Paolo.

In entrambi i casi, all’interno del bando Next Generation Eu, l’obiettivo è migliorare la fruibilità degli spazi. Per raggiungere questo obiettivo è prevista “un’ampia parte partecipativa”. Lo scorso anno la Circoscrizione 2 ha realizzato un progetto partecipato, pronto per essere usato. 

Cinzia Gatti

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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