Attualità | 01 maggio 2024, 13:25

A Torino c'è la "tana" del Tasso? Ecco tutte le tracce che parlano del passaggio del grande scrittore

Dove ha soggiornato? E in che periodo? Il cammino potrebbe cominciare a pochi passi dal Duomo

casa di Torquato Tasso

Sono tante le testimonianze del "passaggio" di Torquato Tasso a Torino

Al civico numero 6 di via Egidi, a pochi passi dal Duomo, si trova l'edificio presso il quale ha soggiornato il poeta e scrittore sorrentino Torquato Tasso

Di piccole dimensioni, la casa è costituita da tre piani fuori terra e presenta, sotto la finestra centrale che si apre all'ultimo piano, una effigie, come segno tangibile dell'illustre figura che qui trovò ospitalità.

Tasso giunse presso il capoluogo sabaudo nell'autunno del 1578 in occasione delle nozze tra Filippo d'Este e Maria di Savoia, figlia di Emanuele Filiberto e di Laura Crevola, nata dall'unione clandestina tra i due. 

Il loro matrimonio sanciva la connessione tra le sorgenti del fiume Po, sotto il dominio dei Savoia, ed il suo delta, controllato dagli Estensi. Tale soggiorno fu propizio per entrambe le parti: Tasso cercava un nuovo protettore mentre il duca desiderava che qualcuno celebrasse a dovere quel potere appena acquisito. 

Ma l'ingresso del letterato presso il capoluogo sabaudo non fu affatto semplice. All'epoca, infatti, la città era funestata dalla peste e i gabellieri bloccarono la sua avanzata fino all'intercessione del diplomatico Angelo Ingegneri, conosciuto a Roma tre anni prima.

Rimasto in città fino al febbraio del 1579, lo scrittore compose tre dialoghi - la Dignità, la Nobiltà e la precedenza - ed assistette alla prima ostensione della Sacra Sindone, alla presenza del cardinale Borromeo. Per l'occasione, egli redasse anche una poesia commemorativa. Tutt'ora, presso la Real Chiesa di San Lorenzo, è possibile ammirare la targa celebrativa dell'evento.

L'effigie apposta sulla facciata della temporanea dimora di Tasso, reca questo messaggio: "Torquato Tasso, sul cadere dell'anno MDLXXVII abitò questa casa pochi mesi e la consacrò per tutti i secoli".

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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