Attualità | 04 maggio 2024, 15:29

Tra Giro d'Italia e Grande Torino, Superga si colora di granata [FOTO]

La strada che porta alla Basilica inizia a colorarsi di granata, con persone che salgono al Colle in ogni modo. Un pellegrinaggio per una fede laica

Tra Giro d'Italia e Grande Torino, Superga inizia a colorarsi di granata

Tra Giro d'Italia e Grande Torino, Superga inizia a colorarsi di granata

Dopo la partecipata commemorazione di questa mattina al Monumentale, il clou delle celebrazioni per i 75 anni della scomparsa del Grande Torino si sposta a Superga.

Superga inizia a colorarsi di granata

Dall'ora di pranzo il Colle ha iniziato a colorarsi di granata. Anzi, già di primo mattino gli avamposti del tifo granata hanno iniziato a salire con ogni mezzo verso la Basilica, dove alle 17 è in programma la Messa in ricordo degli Invincibili, prima che 'capitan futuro' Alessandro Buongiorno legga i nomi dei caduti di fronte alla lapide.

Il Pellegrinaggio per una fede laica

Giovani e meno giovani, nonni e nipoti, da Torino ma anche da varie parti d'Italia, in auto (pochi), in bici e alcuni anche a piedi, è iniziato il pellegrinaggio verso Superga di chi ha deciso di onorare la memoria degli Invincibili nel giorno del fatale schianto. E visto che oggi parte anche il Giro d'Italia, il cui percorso arriva anche a lambire Superga, sono numerosi gli appassionati di ciclismo che hanno unito l'amore per la bici con quello per il Grande Torino, decidendo di salire con le due ruote, considerate le chiusure di strada entrate in vigore dalle ore 13 proprio per consentire il passaggio della carovana rosa.

La Dentera ma soprattutto i mezzi pubblici gratuiti messi a disposizione dei tifosi e degli appassionati granata sono stati presi d'assalto a Sassi, portando verso il Colle migliaia di persone già alcune ore prima della cerimonia.

Una sorta di pellegrinaggio laico, perché quella granata è una fede, come si suole dire. Una fede alimentata di generazione in generazione, per onorare la memoria di una squadra il cui mito non è stato mai scalfito dal passare del tempo.

Massimo De Marzi

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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