Eventi | 09 maggio 2024, 14:22

Quando l'amore si trasforma in cura e allevia la malattia, Paolo Ruffini porta al Salone il suo “Posso solo amare”

Dall'Alzheimer all'anoressia, passando per il disagio psichico: l'attore livornese ha presentato il suo nuovo libro contenente 8 storie di vita in cui i legami affettivi curano il dolore

Paolo Ruffini porta al Salone il suo “Posso solo amare”

Paolo Ruffini porta al Salone il suo “Posso solo amare”

L'amore è qualcosa di talmente strano e profondo che risulta difficile da trovare anche per la malattia”: ha usato queste parole, Paolo Ruffini, per presentare il suo nuovo libro “Posso solo amare” (edito da Baldini & Castoldi) al Salone Internazionale di Torino.

L'amore come cura

L'attore livornese ha raccolto 8 storie di vita in cui l'amore si è trasformato in cura riuscendo ad alleviare la malattia: “In un'epoca dove il nulla sta dilagando - ha dichiarato – con il mio lavoro potevo proporre o risate o qualcosa in grado di dare la scossa: ho scelto la seconda opzione facendo la follia di raccontare non storie d'amore, ma storie terribili dove l'amore diventa talmente potente da essere misterioso anche per la biologia e la neurologia; sono 8 viaggi senza finale dove l'importante non è l'arrivo ma il tragitto”.

Le storie

Tra i temi trattati c'è quello della malattia di Alzheimer: “Di solito – ha proseguito – se ne parla poco e con vergogna, non dimentichiamo che riguarda 1 milione di persone in Italia, mentre a livello familiare più di 10. Tempo fa sull'argomento ho girato il documentario 'Perdutamente' e la frase 'io non so chi sei ma ti amo' mi ha stimolato: ritengo che il focus vada spostato dalla guarigione alla cura perché non si può guarire né dall'Alzheimer né dall'amore”.

Altre storie significative sono quelle che riguardano la disabilità e l'anoressia: “L'amore – ha ancora aggiunto – diventa devastante quando riguarda il rapporto genitoriale: così ho raccolto la storia di una mamma riuscita a creare le condizioni di vita ideali per il proprio figlio disabile attraversando cause legali e problemi molto importanti. L'anoressia, invece, oltre alle implicazioni che porta diventa ancora peggiore se c'è ma è invisibile portando gli altri a non credere a quello che stai dicendo”.

Un racconto autobiografico

Non manca, infine, un racconto autobiografico: “L'ultima storia – ha concluso – riguarda la mia ex moglie, che quando ci conoscemmo mi raccontò di avere degli attacchi di panico: da lì mi si aprì un mondo che mi ha permesso di scoprire tratti che possono sfociare nella psicologia e nella psichiatria diventando difficili da gestire e disabilitanti”.

Marco Berton

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

Nuove Note
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