Economia e lavoro | 30 aprile 2025, 08:13

Amianto nel mondo, dalla commemorazione alle iniziative concrete: il viaggio di Pasquale Trabucco

Amianto nel mondo, dalla commemorazione alle iniziative concrete: il viaggio di Pasquale Trabucco

Il Tenente Pasquale Trabucco ha ufficialmente intrapreso la sua traversata che dal mausoleo di Adriano a Roma lo porterà al vallo di Adriano in Scozia. Con lui, anche lo scudo dell’Osservatorio Nazionale Amianto, presieduto dall’Avv. Ezio Bonanni, con cui il militare condivide gli stessi principi di tutela nei confronti di tutti coloro che sono stati esposti ad amianto e altri cancerogeni nel corso del loro servizio a difesa della patria. Per il presidente del Comitato nazionale per il 4 novembre questa è una missione significativa e quasi emblematica per restituire dignità a tutte quelle vittime che hanno perso la loro vita combattendo per la Patria, oppure inconsapevolmente esposti a cancerogeni in missioni di pace. Oltre al ripristino della festa del 4 novembre a livello nazionale, Pasquale Trabucco ha altresì deciso di intraprendere il suo viaggio affinché le vittime del dovere, sia civili che militari, possano ricevere lo stesso riconoscimento delle vittime del terrorismo e inserite anch’esse nella festività del 4 novembre. 

Nel suo viaggio Trabucco porta con sé anche i colori dell'associazione nazionale Paracadutisti d'Italia di cui è socio. Saranno 75 le tappe che toccherà il Tenente nel corso di questa lunga traversata, alcune delle quali ha già oltrepassato, fino ad arrivare al confine tra Inghilterra e Scozia, al Vallo di Adriano. Il tutto "in onore delle virtù militari del nostro popolo, del passato, del presente e del futuro", come lo stesso militare ha più volte dichiarato nei convegni a cui ha partecipato. 

Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto: tra un passato indelebile e un futuro ancora da proteggere 

"Sono 200mila vittime nel mondo, 7mila nel nostro paese. L'Italia ha messo al bando l'amianto nel 1992. Ma l'amianto non ha ancora messo al bando l'Italia. E il bando globale del minerale che semina morte è triste utopia", così Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, ha esordito nel corso della Giornata Mondiale per le Vittime dell’Amianto, che ogni anno si celebra il 28 aprile. Come più volte sottolineato dal legale pioniere dell’amianto, la strage prosegue silenziosa, nonostante i continui appelli anche alle istituzioni nazionali, come allo stesso Premier. L’epidemia di patologie asbesto correlate, infatti, prosegue a pari passo delle esposizioni, specialmente in ambiente lavorativo. Sono ad oggi ancora 40 milioni circa le tonnellate di asbesto presenti sul territorio nazionale. Le bonifiche sono ancora in corso e non è chiaro quando questo minerale cancerogeno possa dirsi debellato del tutto, in Italia. La recente pubblicazione dell’VIII Rapporto ReNaM da parte dell’INAIL, che tra l’altro ferma il suo censimento al 2021, rivela dati epidemiologici preoccupanti che necessitano un urgente intervento e una crescente attenzione in riferimento a tale tematica. I decessi registrati sono stati “7000 mila solo nel nostro paese nell'ultimo anno, e il bando globale dell'amianto che semina morte è ancora una utopia” – ha evidenziato il presidente Ezio Bonanni. “Sono numeri che non appartengono al passato. Sono volti, storie, famiglie spezzate oggi. Molti non sanno, altri sono stati ignorati. Troppi sono stati sacrificati nel nome del profitto”, ha aggiunto. E ancora: L'Italia ha messo al bando l'amianto nel 1992. Ma l'amianto non ha ancora messo al bando l'Italia. Questa giornata nazionale non è solo memoria. È un grido. Un richiamo alla responsabilità, alla bonifica, alla giustizia per le vittime e alla tutela di chi oggi vive, lavora, studia in luoghi contaminati. In questa giornata, ricordiamo i caduti invisibili dell'amianto. E riaffermiamo un impegno: mai più profitto sulla pelle delle persone. Mai più silenzio. Mai più vittime”

Nel mondo sono soltanto 62 i Paesi che hanno posto al bando l'amianto. Molti Stati, tra cui anche Russia, India e Cina, continuano a produrre materiali contenenti la fibra killer, oltre a commercializzarli, a volte anche in Italia. A questi si aggiungono i rischi occulti, come per esempio la presenza di amianto in aeromobili provenienti da questi paesi, con conseguente dispersione di fibre, rappresentando un serio problema per la salute pubblica considerando i lunghi tempi di latenza che presentano le patologie asbesto correlate. 

L'ONU, nelle sue stime, tiene conto soltanto dell'asbestosi, del mesotelioma e del cancro del polmone, quando invece esistono anche altre patologie a cui si dovrebbe porre la giusta attenzione, citate anche dalle monografie IARC, tra le quali il cancro della laringe, della faringe, dello stomaco, del colon e delle ovaie. Per questo si parla di sottostima nei dati epidemiologici, come più volte denunciato dallo stesso Osservatorio Nazionale Amianto. In Italia, nel 2024, i dati di incidenza del mesotelioma sono altamente preoccupanti. Sono stati 2mila i casi censiti, con un indice di mortalità del 93% a 5 anni, che si sommano ai quasi 4mila casi di tumore al polmone e i 600 di asbestosi, senza contare le ulteriori patologie asbesto correlate non censite. 

L'ONA continua a ricevere segnalazioni di nuove scuole con amianto, perfino asili nido, scuole materne ed elementari. Già in passato è stato usato DAS con amianto all’interno degli istituti scolastici, che nella sua composizione aveva un 30% di crisotilo, causando l’esposizione di numerose maestre di asilo e elementari fino al 1993. L’emergenza è tale anche nella rete idrica italiana, nella quale è stata rilevata la presenza di amianto per ben 300.000 km – secondo la stima ONA, inclusi gli allacciamenti, con presenza di materiale contenente amianto rispetto ai 500.000 totali (tenendo conto che la maggior parte sono stati realizzati prima del 1992 quando il minerale veniva utilizzato in tutte le attività edili e costruttive).

L’Avv. Ezio Bonanni, in qualità di presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA APS, dell’Osservatorio Vittime del Dovere APS, e anche quale componente del Consiglio Direttivo Nazionale del CNIFP, presieduto dal Dott. Ruggero Alcanterini, è impegnato nella tutela delle vittime e dei loro familiari e insieme all’associazione continua ad offrire anche tutela medica e legale attraverso la consulenza tramite il numero verde 800 034 294.

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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