Cultura e spettacoli | 06 maggio 2025, 13:44

Quando la moda si faceva a Torino: all'Archivio di Stato la storia della GFT

Fino al 9 giugno una mostra fotografica e una performance teatrale che coinvolge gli ex dipendenti. Realizzata in collaborazione con RE-PLAY

Quando la moda si faceva a Torino: all'Archivio di Stato la storia della GFT

Dall’incontro tra il format curatoriale RE-PLAY 2025 e l'Archivio di Stato di Torino nasce la mostra PRENDERE LE MISURE. GFT Una storia di cambiamento sociale e di costume

Tra gli archivi d’impresa conservati dall’Archivio di Stato, uno dei più consistenti e significativi è quello del Gruppo Finanziario Tessile(GFT), una realtà italiana di eccellenza nel settore della moda e dell’abbigliamento dagli anni Trenta agli anni Novanta del Novecento. L’archivio del GFT è vastissimo: accanto alla documentazione di carattere amministrativo, il fondo conserva prezioso materiale relativo allo sviluppo prodotto e alla pubblicità, ad esempio campionari di tessuti, manifesti e opuscoli pubblicitari, fotografie, disegni e progetti, per un totale di circa 5000 faldoni.

Da una selezione del materiale d’archivio, il gruppo di lavoro è partito per costruire una mostra lontana da intenti celebrativi e pretese di esaustività storica, restituendo piuttosto suggestioni della storia di un’epoca attraverso la storia di un’azienda. Il GFT, nato nel 1930 dalla fusione tra la torinese Donato Levi e la biellese Lanifici Rivetti, divenne uno dei più importanti produttori italiani di abbigliamento confezionato, con marchi iconici come Marus e Facis. La sua evoluzione negli anni ‘80 lo portò a specializzarsi nella produzione di prêt-à-porter griffato, collaborando con stilisti di fama internazionale tra cui Armani e Valentino.

“Prendere le misure” offre fino al 9 giugno un viaggio attraverso la storia di un'azienda che ha rivoluzionato il sistema moda, incidendo profondamente sulla società e sul mercato del lavoro.

Il titolo dell’esposizione non è solo un’espressione simbolica, ma richiama una delle innovazioni più significative introdotte dal GFT: la codifica di un sistema di taglie basato su una ricerca antropometrica condotta negli anni Cinquanta su oltre 25.000 persone. Questo metodo rivoluzionò il mercato dell’abbigliamento, permettendo di produrre abiti industriali con una vestibilità senza precedenti, trasformando l’abbigliamento da prodotto d’élite a fenomeno di massa.

Nel percorso espositivo, ai documenti esposti si affianca l’interpretazione personale dei partecipanti al progetto, attraverso narrazioni che restituiscono memoria immaginifica alle opere e contribuiscono a dar loro un “senso rinnovato". Il giorno dell’inaugurazione, questi racconti diventano intensi momenti performativi in cui sono coinvolti gli ex dipedenti della GFT .

Accompagna la mostra una selezione di caroselli curata dal CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa. Nell’archivio del GFT si conserva un nucleo di pellicole cinematografiche in 16 e 35mm che l'Archivio Nazionale Cinema Impresa ha digitalizzato e reso disponibile online. Si tratta di caroselli, spot e filmati promozionali che raccontano la storia dell'azienda e dei suoi prodotti dal 1960 al 1980, e che evidenziano il delicato passaggio dalla confezione sartoriale a quella industriale. 

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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