Attualità | 10 maggio 2025, 18:00

I cittadini sfilano per le vie di Nizza Millefonti per dire "no" al centro d’accoglienza

Guidati dal comitato “Nizza Bengasi”, i residenti hanno percorso le strade del borgo intonando cori con un megafono

I cittadini sfilano per le vie di Nizza Millefonti per dire "no" al centro d’accoglienza

I residenti di Nizza Millefonti hanno manifestato oggi pomeriggio, 10 maggio, per le vie del quartiere per dire no alla realizzazione di un centro d’accoglienza in via Rocca De’ Baldi, nell’ex sede dell’emittente Telestudio. Progetto della cooperativa sociale valdostana “Le Soleil”, già proprietaria di un centro a Cavoretto, che - ricordiamolo - dovrà presentare in futuro una nuova Scia sui permessi di costruire. La prima, infatti, è stata ritenuta non idonea.

Guidati da Matteo Rossino, responsabile del comitato “Nizza Bengasi”, i cittadini (partiti da piazza Bengasi) hanno percorso via Nizza, via Vinovo, via Rocca De’ Baldi, via Testona e ancora via Nizza. 

“Non vogliamo un centro di accoglienza in questo quartiere - hanno urlato, attraverso un megafono, i residenti -. Abbiamo problemi di spaccio, di vandalismi, di sicurezza. Le istituzioni devono prima di tutto fare qualcosa per garantire alle famiglie di vivere serenamente a Nizza Millefonti”. 

“Anche oggi abbiamo dimostrato in strada, con la nostra presenza, che la scelta di aprire un centro d’accoglienza in questo quartiere è sbagliata - ha dichiarato Matteo Rossino, portavoce del Comitato Nizza Bengasi -, non è un segreto che questi luoghi portino degrado e il nostro quartiere non ne ha bisogno assolutamente.”

“Non chiediamo la luna, ma solo di tornare a poter vivere liberamente la nostra zona, senza spacciatori, senza tossici, senza furti, senza auto spaccate. Se il sindaco pensa sia tutto a posto - ha concluso Rossino -, dovrebbe provare a viverci per un mesetto, invece di fare inutili proclami. Noi non ci arrendiamo e non vogliamo lasciarlo morire.”

Presente all’iniziativa anche il capogruppo di Forza Italia a Moncalieri, Pier Bellagamba: “Si potrà dialogare, quando le persone che verranno accolte, impareranno a rispettare le nostre leggi, la nostra cultura e la nostra Religione. Ma non prima e soprattutto non a prescindere. Il problema del centro d’accoglienza e di piazza Bengasi riguarda anche Moncalieri, non solo Torino, ecco perché oggi ho voluto esserci e far sentire la mia vicinanza.”

Philippe Versienti

Leggi tutte le notizie di E POE...SIA! ›

Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
Mi trovate anche su Wikipoesia!

E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium