Attualità | 14 maggio 2025, 18:22

Barriera di Milano, il problema è il traffico di droga: "C'è integrazione nel quartiere, ma chi spaccia non la vuole" [VIDEO]

Al 'Podcast a Domicilio' Vincenzo Torraco, rappresentante del Mercato di Piazza Foroni: "Qui vediamo tutto, c'è il cliente col Maserati, l'avvocato e l'autista di pullman"

Vincenzo Torraco, rappresentante del Mercato di Piazza Foroni

Vincenzo Torraco, rappresentante del Mercato di Piazza Foroni

All'omicidio di Mamoud, il 19enne ucciso con una coltellata in via Monterosa, sono seguiti altri episodi di violenza e Barriera di Milano è finita al centro del dibattito e dell'attenzione mediatica. I residenti e il parroco hanno organizzato una fiaccolata e una veglia per ricordare il ragazzo, Fratelli d'Italia un corteo contro il degrado e, pochi giorni prima dell'omicidio, Piazza Foroni era diventata luogo del Jazz Festival, un evento per animare il quartiere.

Modi diversi per scuotere una zona di Torino in difficoltà, scossa dalla delinquenza ma protesa verso l'accoglienza. Una delle anime del quartiere è il mercato di Piazza Foroni, dove italiani e stranieri lavorano fianco a fianco ma anche un luogo dove i residenti si recano sempre meno volentieri, a causa degli episodi di criminalità.



Vincenzo Torraco ha lì un banco di verdure ed è uno dei rappresentanti del mercato e dell'Associazione degli Ambulanti, il Goia. Al "Podcast a Domicilio" ha detto la sua sulla situazione a Barriera di Milano, auspicando una ripresa e un cambiamento che i residenti chiedono da tempo.

Integrazione? "L'integrazione sociale qua già esiste - dice - Questo è il quartiere più multietnico della città, fino a qualche anno fa eravamo quasi tutti commercianti italiani e nell'ultimo anno e mezzo sono arrivati parecchi colleghi stranieri. È pieno di ragazzi che non sono italiani e non abbiamo nessun tipo di problema. Questa gente l'ha voluta l'inclusione sociale, chi spaccia sono convinto che non la vuole e che viene in Italia direttamente per fare questo lavoro. Le case sono affittate agli stranieri, gli stranieri vengono a comprare le mie cime di rapa, io mangio il loro cibo, a settembre vogliamo fare una festa internazionale e scoprire le loro culture. Questa è inclusione sociale, quella che porta via solo i soldi dei contribuenti non lo è".

Il dito è puntato verso lo spaccio di droga, che i mercatari vedono quotidianamente coi propri occhi agli angoli della piazza e nelle strade di Barriera. I venditori sono sempre gli stessi e restano nello stesso punto anche tutta la giornata, dandosi il cambio coi colleghi. Gli acquirenti, invece, sono di ogni età e provenienza sociale: "C'è una clientela molto variegata. Si trova il cliente col Maserati, l'autista dei pullman, il dottore, l'avvocato. Vediamo tanti ragazzi con la tuta delle ditte dove lavorano che comprano e poi vanno a lavorare".

La situazione parte da lontano, una decina d'anni dice Torraco, ma è peggiorata ultimamente quando i criminali hanno iniziato a capire di restare impuniti. "Ne succedono di tutti i colori - racconta - Mezz'ora prima che arrivaste c'è stata una rissa tra una persona che veniva a mendicare i 50 centesimi per andare a prendersi la pallina di crack, con un cliente che viene a fare la spesa al mercato. Sono queste le situazioni che viviamo quotidianamente che hanno fatto in modo di allontanare la gente da questo mercato".

Conclude con un appello alla politica. "Io sono un verduriere ignorante ma non posso pensare che non esiste qualcuno a Roma che prende 20 mila euro al mese che non riesca a fare una legge che impedisce a queste persone che vendono morte di non stare lì 24 ore su 24. Non abbiamo la presunzione di eliminare il traffico di droga ma non riesco a pensare che uno Stato non riesca a garantire la mia sicurezza. Ci auguriamo che cambi qualcosa, ci teniamo veramente al quartiere, ci siamo nati e cresciuti, le nostre radici sono qua. Non l'abbiamo abbandonato e non vogliamo abbandonarlo certo ora".

Segui l'intervista completa su DixTV: 

https://www.youtube.com/@Dix_TV 

Francesco Capuano

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