Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Nicco, ha inaugurato oggi pomeriggio al Salone Internazionale del Libro di Torino la "Piazza dei Diritti Umani", quest'anno dedicata ai perseguitati per la libertà di pensiero.
"Una piazza – ha affermato Nicco – è un luogo di incontro, di parola, di confronto. È lo spazio pubblico per eccellenza, dove le idee si scambiano, si misurano, si mettono in discussione. Dedicare questa piazza a chi è stato perseguitato, incarcerato, zittito o addirittura ucciso per aver espresso liberamente il proprio pensiero, significa ribadire con forza che non c’è libertà, non c’è democrazia, senza il diritto alla parola".
Nel suo primo intervento ufficiale al Salone del Libro in veste di presidente, Nicco ha ringraziato gli organizzatori della manifestazione, il Comitato regionale per i Diritti Umani e Civili e tutti coloro che rendono possibile un’iniziativa che "coniuga memoria, impegno e cultura, e testimonia il lavoro che il Consiglio regionale svolge per tenere viva l’attenzione sui valori fondamentali della nostra democrazia".
Il presidente ha sottolineato con forza che la libertà di pensiero è "un diritto da difendere ogni giorno. È la base su cui si reggono tutte le altre libertà. È il cuore pulsante della nostra Costituzione, che ci impegna come cittadini e come rappresentanti delle istituzioni".
Un impegno che il Consiglio regionale porta avanti anche attraverso attività di formazione civica rivolte ai giovani, nella convinzione che sia alle nuove generazioni che occorra trasmettere il valore profondo dei diritti umani, affinché "non si perdano, non si svuotino, non si banalizzino”.
Sulla stessa linea i due vicepresidenti del Comitato, Sara Zambaia e Giampiero Leo. “L’inaugurazione della piazza è un momento emblematico che abbiamo voluto da dopo la pandemia. Il Salone è un luogo internazionale di cultura e pensiero e i diritti umani sono perfettamente in sintonia con questo luogo”, ha spiegato Zambaia. Per Leo “in un mondo dove sono rispettati i diritti umani le guerre non hanno cittadinanza. Una civiltà che non difende i diritti, non è una civiltà. Il lavoro del nostro Comitato sta lasciando segni importanti, anche il cardinale Repole ne ha apprezzato recentemente l’impegno costante”.
Il Salone del Libro, ha concluso Nicco, è "un luogo straordinario, dove si celebra la parola, si costruisce il pensiero critico e la cultura si fa strumento di consapevolezza e partecipazione".
La Piazza dei Diritti Umani, promossa dal Comitato per i Diritti Umani e Civili del Consiglio regionale del Piemonte, sarà per tutta la durata del Salone uno spazio di incontri, dibattiti, testimonianze e riflessioni aperte alla cittadinanza.
Politica | 15 maggio 2025, 17:07
Diritti umani, Nicco: "Coniugare memoria, impegno e cultura"
Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte al Salone del Libro: "Una piazza è un luogo di incontro, parola, confronto. È lo spazio pubblico dove le idee si scambiano, si misurano, si mettono in discussione"
Johanna Finocchiaro
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Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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