I Pro Palestina portano la protesta davanti ai cancelli del Salone del Libro, come già l’anno scorso. A organizzare la manifestazione i gruppi di Torino per Gaza, Non una di meno, Progetto Palestina Cau Torino e Hipster Democratici.
“Fuori i sionisiti dal Salone del Libro. Palestina libera”, “La resistenza non si processa Ananali e Mansour liberi”, “La Nakba non è finita. La resistenza continua”, sono alcuni degli striscioni portati dai manifestanti.
Un centinaio le persone che si sono ritrovate di fronte all’ingresso di via Nizza e che hanno protestato all’utlp di “Torino lo sa da che parte stare. Palestina libera dal fiume fino al mare”.
“E’ vergognoso che si lasci spazio a narrazioni distorte e faziose che dipingono il regime israeliano sistematicamente come la vittima anziché come soggetto coloniale nato da operazioni di pulizia etnica, soprusi e massacri ai danni del popolo palestinese” commentano.
Al centro della contestazione per il Salone in particolare per l’incontro di Nathan Greppi, autore di La cultura dell’odio in cui lo scrittore analizza i molti modi in cui si manifesta l’odio nei confronti di Israele e del suo popolo nel mondo della cultura.
I manifestanti, dopo essersi avvicinati all’ingresso del Salone, hanno cercato di sfondare i cancelli di ferro, dove sono stati fatti retrocedere dalla carica della Polizia in antisommossa.
I Pro Pal questa mattina aveva già fatto un'ora di presidio davanti alla Collins in piazza Graf, passando poi per le strade di San Salvario, via Nizza arrivando fino alla sede di Fisica. Al Campus Einaudi hanno interrotto la presentazione del “Manifesto Nazionale per i Diritti allo Studio”.