Scuola e formazione | 21 maggio 2025, 17:47

Dire e contraddire: Torino arriva in finale con tre licei, ma alla fine la spuntano i ragazzi di Pescara a colpi di retorica

Quinta edizione della sfida organizzata dal Consiglio nazionale forense, a Roma. Presenti i licei Cavour e Gioberti, insieme al Convitto Umberto I

Anche le scuole di Torino tra le finaliste di Roma

Anche le scuole di Torino tra le finaliste di Roma

E’ stata la squadra di Pescara a conquistare il primo posto nel Torneo “Dire e Contraddire”. Si tratta della quinta edizione della sfida oratoria, organizzata dal Consiglio Nazionale Forense con la partecipazione degli avvocati degli Ordini territoriali e studenti di licei e istituti superiori di Torino, Palermo e appunto Pescara, ossia le tre vincitrici del girone di qualificazione e delle semifinali. Ad annunciare il verdetto la giuria composta dalla Prima presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano, dall’Avvocato generale dello Stato Gabriella Palmieri Sandulli e dal Presidente del Consiglio nazionale forense Francesco Greco.

La “finalissima”, che si è svolta a Roma nella sede del Cnf ha visto le 3 squadre in gara, composte da studenti di Torino, Pescara e Palermo, confrontarsi su una provocazione di Padre Paolo Benanti “Più dell’intelligenza artificiale ho paura della stupidità naturale perché, se un giorno una macchina facesse una determinata cosa, sarebbe stata la mente umana a fargliela fare. La macchina non vuole niente perché non è un soggetto”. Gli studenti si sono avvicendati in una serie di interventi a favore e contro l’intelligenza artificiale cercando, a colpi di retorica, di convincere i giurati ed il pubblico.  

Torino era rappresentata dal Liceo Classico e Musicale "Cavour", dal Convitto Nazionale "Umberto I" e dal Liceo Classico Statale "Vincenzo Gioberti”.

Questa quinta edizione ha visto la partecipazione di oltre 1800 studenti provenienti da tutta l’Italia e di 37 Consigli dell’Ordine degli avvocati, che hanno preso parte alle qualificazioni della disputa oratoria organizzata dal Consiglio nazionale forense come strumento di educazione alla legalità. “Noi avvocati siamo profondamente convinti che il rispetto della legalità sia un valore assoluto da rinnovare ogni giorno, soprattutto attraverso i giovani che sono il futuro del nostro Paese”, ha dichiarato Francesco Greco, presidente del Consiglio nazionale forense. “Contiamo su quello che voi potrete fare per promuovere i valori fondamentali della nostra Costituzione e dei Trattati europei. Voi giovani siete portatori di democrazia e libertà e, proprio attraverso questi principi fondamentali,  saprete assicurare  al nostro paese un futuro libero e democratico”.

Massimiliano Sciullo

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