E' scontro politico nel centrosinistra di Torino per la partecipazione di Francesca Albanese, il prossimo 27 maggio, ad un incontro alle OGR. Da parte di + Europa, per voce di Andrea Turi, arriva la richiesta di rimuovere la giurista italiana dalla scaletta degli interventi.
I contro
"Relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla Palestina, - spiega Turi -secondo l'ultimo report dell’organizzazione per i diritti umani UN Watch, avrebbe ricevuto finanziamenti da organizzazioni pro-Hamas – fondi inizialmente non dichiarati e successivamente rivendicati – per viaggi e attività pubbliche all’estero".
"Il fatto che tali risorse avrebbero sostenuto la sua partecipazione a conferenze e campagne apertamente contro Israele, e che la stessa Albanese sia autrice di pubblicazioni schierate in maniera univoca nel conflitto israelo-palestinese, mina gravemente la credibilità e l’imparzialità del suo ruolo" concludono.
I Pro
A schierarsi in difesa di Francesca Albanese è la vicepresidente del Consiglio Comunale di Torino Ludovica Cioria, che definisce le polemiche "inaccettabili: il suo lavoro è prezioso per garantire informazione su quanto accade nei territori palestinesi".
"La dottoressa Albanese è una professionista di altissimo livello, apprezzata in tutto il mondo e fresca di rinnovo nel suo delicatissimo incarico presso le Nazioni Unite. Sarebbe il caso di ascoltarla seriamente" conclude la consigliera del Pd.
A schierarsi con la giurista anche le capogruppo di AVS in Regione e di SE in Comune, Alice Ravinale e Sara Diena: "Le accuse di +Europa sono deliranti. E' un onore per Torino ospitare chi si batte coraggiosamente per i diritti calpestati dalle persone".