Doppio successo per le aziende piemontesi al Paris Air show di Le Bourget. Dopo l'ufficializzazione di ieri della joint venture tra Leonardo e i turchi di Baykar Technologies, anche la seconda giornata della manifestazione ha portato ad altri accordi importanti. Sempre Leonardo, per esempio, ha concluso un accordo con la saudita Aramco per la fornitura di due esemplari del velivolo multi-missione C-27J “Fire Fighter”, sviluppato dagli ingegneri di Leonardo proprio a Torino e prodotto nello stabilimento di Caselle Torinese. Un velivolo versatile, in grado di rendersi utile nella lotta agli incendi, ma anche per il trasporto merci, la risposta agli oil spill (perdite di petrolio) e l'evacuazione medica in Arabia Saudita.
La presenza globale del velivolo da trasporto tattico multi-missione C-27J Spartan di Leonardo, che ha già oltre 270mila ore di volo all’attivo, si consolida dunque ulteriormente grazie alla scelta di un nuovo operatore internazionale, che lo impiegherà per rispondere a esigenze operative complesse e diversificate. La Mukamalah Aviation Company, controllata da Aramco e operante con il marchio “Aloula Aviation”, gestirà i C-27J e fungerà anche da centro di assistenza per questo modello. Le consegne sono previste a partire dal 2027. Aloula Aviation diventa così il 20esimo operatore del C-27J, mentre la flotta nel mondo del velivolo di Leonardo raggiunge un totale di 95 velivoli ordinati.
Sul fronte "spaziale, invece, Thales Alenia Space firma un contratto con OHB per la fornitura degli elementi critici della missione LISA, dell’Agenzia Spaziale Europea: il primo osservatorio spaziale progettato per rilevare e studiare le onde gravitazionali che derivano da eventi cosmici. Sarà realizzata una costellazione formata da tre satelliti a una distanza di 2,5 milioni di chilometri: saranno in grado di rilevare appunto le onde gravitazionali, perturbazioni dello spazio-tempo previste dalla teoria generale della relatività di Einstein generate da oggetti massivi in accelerazione, con una sensibilità e in una gamma di frequenze che non possono essere misurate da terra.
Il veicolo spaziale dovrà essere progettato in modo meticoloso per garantire che nessuna forza, ad eccezione della stessa geometria dello spaziotempo, influenzi il movimento delle masse di riferimento, così che siano in caduta libera quasi perfetta lungo le direzioni di misura. Thales Alenia Space (con lo stabilimento di Torino in prima fila) fornirà a OHB, prime contractor verso ESA, diversi elementi critici della missione, inclusa l’avionica e il software di controllo, il sistema di telecomunicazioni e il sistema “drag-free” e di controllo dell’assetto (DFACS) della navicella spaziale. Anche Leonardo, con le sue tecnologie, contribuirà alla missione LISA fornendo il sistema di micro-propulsori ad alta precisione utilizzato per mantenere i satelliti in condizione “drag-free” ed i raggi laser puntati verso i satelliti a 2,5 milioni di chilometri di distanza durante la fase operativa.
“Sono davvero lieto di questa nuova missione, basata sull’eredità di lunga data di Thales Alenia Space in numerose missioni scientifiche europee - ha dichiarato Giampiero Di Paolo, ad di Thales Alenia Space Italia -. Dalla missione GOCE, il primo satellite dotato di un sistema di controllo ‘drag-free’ sviluppato con successo da Thales Alenia Space, a Euclid, che ha utilizzato tecnologie chiave previste per la missione LISA, siamo orgogliosi di far progredire la scienza grazie alla nostra esperienza e alle nostre competenze tecniche”.
Economia e lavoro | 17 giugno 2025, 15:59
Le Bourget batte due colpi: da Torino all'Arabia due velivoli antincendio di Leonardo, mentre Thales Alenia Space "decolla" con la missione Lisa
Accordo con la saudita Aramco per la fornitura di due C-27J per attività di spegnimento roghi, ma anche trasporto merci ed evacuazione medica. Nel settore spaziale invece contratto per la fornitura della missione dell'Agenzia Spaziale Europea per studiare le onde gravitazionali
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