Attualità | 17 giugno 2025, 08:00

L'ex storico centro smistamento delle Poste senza futuro: "Non è stato presentato nessun progetto"

Per 70 anni è stato una delle colonne della città, oggi rischia soltanto di cadere nel degrado e nell'abbandono

L'ex storico centro smistamento delle Poste senza futuro: "Non è stato presentato nessun progetto"

Ancora nessuna novità sul futuro dell'ex centro smistamento delle Poste di via Nizza, a San Salvario, chiuso dalla fine del 2010 e al momento in stato d'abbandono. Un importante pezzo di città che ha funzionato ininterrottamente per 70 anni e che vedeva i portalettere partire, ogni giorno, verso centro, la Crocetta, San Salvario e i quartieri limitrofi alla collina.

"Nessun progetto"

L'edificio è di proprietà condivisa tra Poste Italiane e Ferrovie dello Stato. "Abbiamo avuto molte interlocuzioni, al momento c'è una destinazione d'uso urbanistica ma la massima disponibilità ad accompagnare eventuali processi di trasformazione - così l'assessore all'Urbanistica della Città di Torino, Paolo Mazzoleni -. Tuttavia per questo edificio non ci sono mai state presentate, dalle proprietà, delle istanze formali. Abbiamo ricevuto diversi interessamenti ma nessuna proposta di progetto. Dunque condividiamo le preoccupazioni dei residenti, oggi l'edificio (che è strategico) è ancora in buone condizioni ma lasciandolo così si rischia solo un accelerata del degrado".

"Avviare un dialogo"

L’edificio ospitava gli uffici postali e ferroviari, quasi totalmente di proprietà di Poste Italiane (per oltre il 70%). Nel 2021 si era parlato di una messa in vendita ma poi non si è saputo più nulla. "Nessuna novità, insomma, sul destino dell’enorme immobile da 22mila metri quadri in via Nizza, ancora senza progetto - ha replicato il capogruppo di Torino Bellissima in Consiglio comunale, Pierlucio Firrao -. E' urgente avviare un dialogo serio con i due interlocutori, viste anche le tante altre aree abbandonate in città. Avevamo chiesto un’audizione in commissione, ma senza successo. Speriamo che la bozza del Piano Regolatore - se mai arriverà - possa finalmente sbloccare questa situazione".

Philippe Versienti

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