Cultura e spettacoli | 19 giugno 2025, 18:30

Moda, giovani e sostenibilità: Torino punta i riflettori sulla Fashion Week

Oltre 200 marchi, stilisti emergenti e studenti in passerella. Ma anche sfilate e talk tra il Green Pea e il centro cittadino

Moda, giovani e sostenibilità: Torino punta i riflettori sulla Fashion Week

Moda, giovani e sostenibilità: Torino punta i riflettori sulla Fashion Week

È tutto pronto per la Torino Fashion Week 2025, che quest’anno celebra un traguardo davvero importante: dieci anni di innovazione stilistica e sartoriale all’insegna del Made in Italy e della sostenibilità. 

Dal 27 giugno fino al 3 luglio, la città diventerà una vetrina internazionale per oltre duecento partecipanti tra stilisti indipendenti, studenti di scuole di moda e brand emergenti, chiamati a presentare le loro creazioni in una settimana densa di eventi, sfilate, incontri e laboratori.

Stilisti al centro

"Nonostante siamo una minoranza, riusciamo a riempire le sale e a farci notare, attirando l'attenzione sugli eventi che riusciamo a realizzare - ha commentato Mioara Verman, presidente Cna Federmoda Piemonte -. Gli stilisti sono i veri protagonisti di questo evento: senza di loro, questi dieci anni non sarebbero stati possibili. Grazie a questo impegno, siamo sicuri che questo momento potrà continuare all'infinito".

"Questo evento rappresenta anche una forte connessione con le scuole e con gli studenti - ha spiegato il segretario provinciale di Cna Torino, Filippo Provenzano -. Questo aspetto è un punto fondamentale nel nostro lavoro, perché non esiste un futuro senza guardare ai giovani. La collaborazione fatta con gli istituti scolastici farà diventare, ancora una volta, le nuove generazioni sempre più protagoniste".

"Dieci anni non sono pochi - ha raccontato Claudio Azzolini, presidente di TModa -. Sono anni di fiato corto e di momenti in cui pensi di non farcela, ma con lo spirito di chi non vuole mollare. Abbiamo combattuto, rischiato e infine vinto, ottenendo numeri davvero importanti sia in termini di visibilità sia di marchi e partner. Questa kermesse accoglie brand da tutto il mondo, costruendo una piattaforma che crea opportunità reali. Ma non abbiamo finito: il meglio deve ancora venire".

Green Pea

Il cuore pulsante di questa edizione sarà ancora una volta il Green Pea, lo spazio dedicato al vivere sostenibile, che per il secondo anno consecutivo accoglie l’appuntamento torinese con la moda. Le passerelle renderanno protagonista anche il centro cittadino, con due sfilate speciali curate da Cna Federmoda in programma sabato 28 giugno: la prima sarà interamente dedicata alle scuole di moda, la seconda agli stilisti professionisti.

"Con grande entusiasmo ospiteremo un evento che si impegna davvero per un futuro più sostenibile - ha dichiarato Sumita Mazumder di Green Pea -. È un impegno concreto per una moda consapevole, che si sposa perfettamente con lo spirito di Green Pea. Promuoviamo brand sostenibili, che contrastano il consumo con il riutilizzo dei materiali. Crediamo che il cambiamento parta da chi riesce a immaginare la moda del futuro".

La settimana della moda sabauda ospiterà anche il "Torino Fashion Match", un programma di networking professionale promosso da Unioncamere Piemonte e Enterprise Europe Network, per far dialogare giovani creativi con imprese, artigiani e investitori.

180 partecipanti

"Ad oggi abbiamo 180 partecipanti da oltre 30 Paesi del mondo - ha sottolineato Federica Leonetti, responsabile del B2B Torino Fashion Match -. Sarà una vera edizione internazionale, con presenze dalla Nigeria, dalla Cina e persino dal Camerun. Un evento importante per promuovere i propri brand e creare connessioni in tutto il mondo. Il nostro obiettivo è dare visibilità ai marchi".

Si prospettano infine grandi numeri per il settore, dove, secondo i dati diffusi da Cna, il comparto sartoriale torinese si conferma in forte crescita, trainato da una componente giovane e femminile: quasi il 90% dei titolari di sartorie nell’area metropolitana di Torino sono infatti donne, molte delle quali di origine straniera, segno di un tessuto produttivo dinamico e multiculturale.
 

Marco D’Agostino

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