Economia e lavoro | 23 giugno 2025, 10:16

San Giovanni e Stellantis: Fiom mette gli striscioni a Mirafiori e alla Gran Madre per protestare contro la Panda "straniera" [FOTO]

Iniziativa del sindacato dei metalmeccanici Cgil in vista dell'evento di domani sera per la festa del Santo Patrono. Lazzi: "Tutta propaganda, l'auto la fanno in Serbia"

Gli striscioni appesi dalla Fiom

Gli striscioni appesi dalla Fiom

Sono comparsi in queste ore, davanti a Mirafiori, ma anche affissi al cancello della Gran Madre, proprio di fronte a quella piazza Vittorio Veneto che domani sera ospita il concerto e le celebrazioni per la Festa di San Giovanni. Una festa sponsorizzata da Stellantis, in particolare per promuovere la Grande Panda, ma che ha creato parecchi malumori a Torino: si tratta, infatti, di un modello che non viene prodotto in città (mentre Mirafiori soffre cali di produzione in attesa della 500 ibrida), ma in Serbia.

Ecco perché sono spuntati gli striscioni, decisamente polemici, che portano la firma della Fiom Cgil.  "Un’operazione tutta propagandistica dell’ex Fiat, finalizzata a rassicurare la città e i torinesi sul legame che continuerebbe ad avere con il territorio - dice Edi Lazzi segretario generale della Fiom Cgil di Torino -. Peccato che la nuova autovettura lanciata a San Giovanni in pompa magna, non venga prodotta a Torino, ma nello stabilimento serbo e questo sa molto di sbeffeggiamento, altro che attenzione per Torino, come si vorrebbe far credere. Il prossimo anno verrà commercializzata la nuova Tipo in due versioni, il concreto cambiamento sarebbe quello di destinarla a Mirafiori. Questo sì che sarebbe un tangibile segnale di attenzione alla città e ai torinesi".

Gianni Mannori, responsabile Mirafiori della Fiom Cgil di Torino, aggiunge: "Torino festeggia il suo patrono a prescindere da Stellantis. Se Elkann volesse mostrare vera
attenzione a Torino e al Piemonte porterebbe a Mirafiori la produzione delle due versioni della nuova Fiat Tipo, che con un volume previsto di circa 300 mila auto
all’anno, garantirebbero assunzioni e lavoro per tutta la filiera dell’automotive del nostro territorio. In questo caso festeggeremmo anche noi, ma alla kermesse di una
macchina prodotta altrove, assolutamente no, anche perché a Mirafiori stiamo attraversando un pesantissimo declino fatto di riduzione del personale, tanta cassa
integrazione, premi non pagati per intero e professionalità che stanno scomparendo".
 
Polemiche anche dal mondo della politica. "Le prese in giro per lavoratori e lavoratrici Stellantis non finiscono mai: si festeggia San Giovanni con una vettura prodotta in Serbia e a Mirafiori continuano le uscite incentivate. Stellantis annuncia due nuovi modelli, le nuove Tipo, naturalmente non prodotti in Italia. Le Regione Piemonte zitta ad osservare il declino di Torino come capitale dell’auto e la morte dell’indotto nel territorio. Ora basta prese in giro: Cirio chieda a Stellantis di produrre i due nuovi modelli a Torino invece di millantare finti sostegni al reddito per cassaintegrati. La politica industriale seria per il territorio è la grande assente in questa Giunta regionale, bisogna cambiare rotta subito e allora si che anche lavoratrici e lavoratori potranno festeggiare il patrono di Torino", dice Valentina Cera, consigliera regionale di Avs.

Anche Andrea Russi, capogruppo M5s, sottolinea come “Stellantis lancia la Panda a Torino, ma la produce in Serbia. A Mirafiori non arriva nessun nuovo modello, solo incentivi all’uscita. Intanto sponsorizza la festa di San Giovanni. È una presa in giro, e la FIOM fa benissimo a denunciarlo”. 

Ma sottolinea: “Curioso leggere le critiche di AVS e Sinistra Ecologista… proprio a Torino, dove sostengono una giunta che quella sponsorizzazione l’ha accettata senza farsi troppe domande. La coerenza, evidentemente, era altrove”.

"Nulla da eccepire sulla sponsorizzazione concessa da Stellantis per la festa patronale di San Giovanni - commenta invece la parlamentare e segretaria di Azione Daniela Ruffino - È un gesto significativo, sicuramente apprezzato da molti torinesi devoti del patrono. Più importante, però, sarebbe la sponsorizzazione del lavoro e di nuovi modelli da produrre. La desertificazione di Mirafiori, nuovo ricorso alla cassa integrazione e circa 610 licenziamenti in cammino non sono quei gesti che predispongono al giusto clima per festeggiare il patrono."

Massimiliano Sciullo

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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