Economia e lavoro | 08 luglio 2025, 15:02

Le spaccate ai locali storici come una ferita, “Uno schiaffo alla sicurezza e alla città”

A poche ore dagli episodi che hanno coinvolto Baratti&Milano e la libreria Luxembourg, Ascom alza la voce e chiede provvedimenti: “Ora una fitta rete di telecamere”

Una comitiva di turisti giapponesi che cerca riparo dal vento, alcuni curiosi che guardano le vetrine, impiegati che si muovono in pausa pranzo.

Due spaccate in luoghi iconici di Torino

Quella di martedì è una mattinata “normale”, in Galleria Subalpina, a poche ore dalle due spaccate che hanno interessato due luoghi iconici di Torino come il caffè Baratti e Milano e la Biblioteca Luxembourg, da pochi mesi trasferita dalla sua sede storica. I danni sono quasi scomparsi, soprattutto per la libreria, visto che i ladri sono passati non dalle vetrine con i libri, ma quella dello spazio bar.

L’allarme, però, ormai è lanciato. Non si tratta più di episodi isolati, ma di un’emergenza conclamata, che non fa differenza tra centro o periferia. E a far sentire la propria voce è Ascom:“Uno schiaffo alla sicurezza e alla città. Questo rappresentano le spaccate notturne in piazza Castello - commenta Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia – Chi subisce una spaccata non perde solo una vetrina e un po’ di fondo cassa, ma perde soprattutto sicurezza, serenità, fiducia”.

Ascom lancia l'allarme

In una città come Torino, dove i negozi e i locali rappresentano un tratto distintivo dell’identità urbana, il livello di delinquenza raggiunto è inaccettabile - prosegue - Abbiamo segnalato le criticità al prefetto Donato Cafagna e abbiamo incontrato recentemente l’assessore alla Sicurezza della Città di Torino Marco Porcedda: ora ci aspettiamo risposte concrete e scelte più determinate. Non possiamo più accettare inutili buonismi che permettono ai delinquenti di fare spavaldamente il loro comodo, dal momento che sono sicuri di non essere puniti e di non andare in carcere”.

Il tema delle spaccate – sottolinea Vincenzo Nasi, presidente di Epat, l’associazione dei pubblici esercizi aderente ad Ascom- ormai è diventato un dejavù, a cui non pare opporsi alcun intervento di forza pubblica. Le ultime spaccate ai danni dei centralissimi Baratti & Milano e Luxemburg, non sono che l’ultimo segno di un fenomeno dilagante in ogni parte della città ai danni di pubblico esercizio e commercio e le telecamere installate dai privati paiono essere un modesto contributo per individuare i colpevoli. Occorrono interventi di forza pubblica e polizia urbana che rappresentino un deterrente serio anche nelle ore della notte, e un’attività di polizia di quartiere mirata ad individuare gli sbandati che a tale attività si dedicano”. 

Nuove forme di vigilanza e tutela

Il pensiero va a nuove forme di vigilanza e tutela. “In nota carenza d’organici, il Comune di Torino porti rapidamente ad esecutività il progetto sulla gestione pubblica delle video telecamere, anche installate dai privati, per permettere di creare una rete di sorveglianza in intere zone, ad esempio Galleria Subalpina e tutti i portici di Piazza Castello e non solo all’ingresso di locali, superando così i problemi di privacy e creando una vera rete di controllo - conclude Nasi - Forse così vi sarà più speranza di prendere i malfattori che certamente arrivano nelle zone non in elicottero”.

Massimiliano Sciullo

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