Eventi | 08 luglio 2025, 17:45

Il gusto della cooperazione: 20 osterie piemontesi tra qualità e attenzione al sociale [VIDEO]

In una guida nazionale raccontate anche 20 realtà della ristorazione di Torino e provincia: buon cibo, inclusione e valorizzazione delle persone

La nuova guida presentata da Confcooperative Piemonte

La nuova guida presentata da Confcooperative Piemonte

Sono oltre venti le osterie cooperative di Torino e dell’area metropolitana, con qualche incursione nelle altre province piemontesi ad essere protagoniste della nuova guida presentata l’8 luglio da Confcooperative Piemonte Nord, in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino.

Presenti all’evento: Irene Bongiovanni, presidente di Confcooperative Piemonte Nord; Massimiliano Cipolletta e Michela Garis, rispettivamente presidente e responsabile della Valorizzazione Filiere della Camera di Commercio di Torino; Mariangela Chiapperini di Turismo Torino e Jacopo Suppo, Vicepresidente della Città Metropolitana di Torino. L’iniziativa rintendeva costituirsi come l’anteprima della Guida dei Ristoranti Cooperativi Italiani, in uscita nazionale a ottobre, e mette in luce il ruolo tutto particolare giocato da Torino e dal Piemonte in questa partita. 

Al centro la qualità delle materie 

I ristoranti cooperativi puntano su prodotti freschi, spesso a chilometro zero, provenienti da cooperative agricole e filiere sostenibili. Piatti della tradizione piemontese vengono ripensati con attenzione all’ambiente e alla stagionalità, offrendo un’esperienza gastronomica autentica e responsabile.

“Dopo la recente vetrina internazionale che ha visto protagonisti gli chef stellati da tutto il mondo – ha sottolineato Irene Bongiovanni – questa guida celebra invece chi, ogni giorno, con passione e competenza, porta in tavola molto più di un buon menù, legando il cibo al territorio in chiave sociale”. Tutti i locali citati sono consultabili nella guida, che rappresenta uno strumento utile anche per un turismo consapevole 

Cibo buono, ma non solo… 

Da Torino alle valli, le osterie e i ristoranti selezionati propongono un’offerta che unisce buona cucina e attenzione alle persone.  Non si tratta dunque di semplici osterie: ciascuna di esse, infatti, custodisce una storia unica, fatta di rigenerazione urbana, inclusione lavorativa, reinserimento sociale e cooperazione. I locali presentati nella guida sono spazi in cui la tavola diventa un punto di incontro tra chi cucina e chi trova, nel lavoro, una nuova opportunità di vita.

È questo “qualcosa in più” che li distingue: dietro ogni piatto servito si cela un progetto più ampio, in cui la dimensione imprenditoriale si intreccia con quella comunitaria. Ecco perché Confcooperative ha voluto raccontare queste esperienze, spesso poco conosciute, ma fondamentali per comprendere il ruolo delle cooperative nella costruzione di un’economia più inclusiva. 

Economia sociale in tavola: il gusto che include 

Dietro ogni piatto, infatti, c’è un progetto di valore umano. L’economia sociale è il vero orizzonte di queste imprese: dare dignità attraverso il lavoro, costruire reti solidali, rigenerare territori marginali. “Queste osterie – ha continuato Irene Bongiovanni - mostrano anche come il cibo possa trasformarsi in uno strumento di emancipazione personale e collettiva”.

Molti ristoranti aderiscono al progetto Mangebin di Turismo Torino, confermando l’importanza del fare rete. Con la campagna Il Gusto della Cooperazione, lanciata in questi giorni, si vuole dare risalto a una ristorazione che mette al centro la persona e racconta, attraverso ogni portata, una storia di speranza e partecipazione.

Piergiuseppe Bernardi

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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Nuove Note è la rubrica che ogni settimana ti fa conoscere un nuovo progetto musicale emergente nato tra la Mole Antonelliana e un pentagramma, tra i boschi piemontesi e una sala prove casalinga, tra uno studio di registrazione e i chilometri che lo separano da un paesino in provincia. Nuove Note ti racconta le storie e la musica gli artisti più interessanti della scena musicale piemontese.

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