La pista ciclabile di corso Bramante è uno schiaffo in faccia ai ciclisti. In senso letterale: le piante che adornano l'inferriata ai lati del ponte sono cresciute troppo e molti rami sono sospesi esattamente all'altezza del viso di chi passa in bicicletta. Per evitarli occorre abbassarsi molto, soprattutto se si sta percorrendo la pista ciclabile da est a ovest e quindi si passa più vicini al parapetto sul quale si arrampicano le piante.
La ciclabile è unica a doppio senso di marcia ed è molto trafficata, essendo l'ultimo ponte disponibile per le biciclette per attraversare la ferrovia prima di via Passo Buole, molto più a sud. Per questo motivo, e per il gran numero di pedoni che camminano sulla corsia riservata alla biciclette nonostante il divieto, spesso non è possibile per i ciclisti spostarsi verso l'esterno della ciclabile per evitare le fronde. È quindi molto difficile non essere presi a "schiaffi in faccia" dalle piante. E non si tratta, come qualcuno potrebbe pensare, di un morbido abbraccio della natura.