“Una norma sperimentale e transitoria che garantisca una riduzione dei tempi e una semplificazione delle procedure per utilizzare tutte le risorse disponibili”. Questo l’obiettivo del disegno di legge 94 “Disposizioni temporanee in materia urbanistica per l’accelerazione dello sviluppo economico regionale”, illustrato dall’assessore Gian Luca Vignale, nel corso della seduta della seconda Commissione presieduta da Mauro Fava.
Per un periodo transitorio che potrà arrivare fino al 31 dicembre 2030, la norma riduce notevolmente fino a dimezzarli, i termini per le varianti. Questo per rendere più efficace l’attuazione dei programmi e progetti, anche privati, finanziati con fondi pubblici.
Alla Regione, infatti, sono stati assegnati poco meno di 1,5 miliardi di euro di fondi Fesr 2021-27, oltre 1,7 miliardi di finanziamenti Pnrr da rendicontare entro il 2026, 820 milioni del Programma di sviluppo e coesione 2021-27, poco più di 400 milioni del Programma operativo complementare entro il 2026 ed oltre 750 milioni del complemento regionale per lo Sviluppo rurale 2023-27. L’orizzonte temporale per la rendicontazione delle relative spese è, nella maggior parte dei casi, particolarmente stringente.
La regione prevede anche uno stanziamento di 400 mila euro nel 2025 e 500 mila nel 2026 e nel 2027 per il finanziamento delle varianti con un criterio di priorità per i comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti.
La Commissione, oltre richiedere il parere del Cal, ha fissato di svolgere le consultazioni il 4 agosto.