B. di Milano / Falchera | 24 luglio 2025, 17:40

Le auto abbandonate diventano ricovero di tossici e ladri: "Sono 2 anni che aspettiamo una rimozione"

Le preoccupazioni dei residenti di Barriera: "Dentro abbiamo visto anche orologi e altra merce di dubbia provenienza"

Le due auto dormitorio in via Ozegna

Le due auto dormitorio in via Ozegna

Auto abbandonate da due anni, bloccate per fermi amministrativi, trasformate in dormitorio, nascondiglio per la droga o - peggio - direttamente narcosala. E' l'ultima denuncia dei residenti di via Ozegna, quartiere Barriera di Milano, che in più occasioni si sono rivolti alle forze dell'ordine chiedendo la rimozione dei veicoli. Fino ad oggi, però, la situazione non è cambiata di una virgola.

Doppio problema

Il problema, secondo i cittadini, è doppio. Da una parte c'è l'allarme sicurezza, dall'altro la mancanza dei posti auto a disposizione (che si potrebbe risolvere facilmente portando via i mezzi). Ma per ovvi motivi - viste le criticità della zona - la precedenza è data al fronte spaccio e degrado. "Qui il via vai è continuo. E nessuno si sente tranquillo. Ci chiediamo quanto tempo ci vorrà prima di un intervento efficace".

Le auto e il bivacco

Si tratta di una Suzuki Grigia e di una Opel Astra Station Wagon di colore blu. "In quest'ultima - racconta l'autore della segnalazione -, bivaccano anche le prostitute, che portano persino i loro clienti. E spesso vediamo dentro materiale (orologi e altro) di dubbia provenienza. Secondo noi merce rubata".

Sul caso è intervenuto anche il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto. "Purtroppo il problema è reale, come dimostrano le segnalazioni con foto delle famiglie - precisa Lomanto -. Ci auguriamo che  l'iter per la rimozione possa essere velocizzato, in modo da rimuovere il prima possibile quelle auto che oggi creano solo disagio".

Philippe Versienti

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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