Economia e lavoro | 30 luglio 2025, 15:09

Case popolari, Atc del Piemonte Centrale approva il rendiconto finanziario 2024

Il presidente Pedrini: “Bilancio in sicurezza, per il futuro dobbiamo concentrarci sulla valorizzazione del patrimonio”

Approvati i numeri 2024 dell'Atc Piemonte Centrale

Approvati i numeri 2024 dell'Atc Piemonte Centrale

Il Consiglio di Amministrazione di Atc del Piemonte Centrale, composto dal presidente Maurizio Pedrini, dal vicepresidente Fabio Tassone e dal consigliere Andrea Sacco, ha dato il via libera nella seduta odierna al rendiconto finanziario per l'esercizio 2024. Il testo, insieme al bilancio civilistico economico patrimoniale approvato il 23 luglio, costituisce il primo documento consuntivo approvato dalla nuova amministrazione.

Il rendiconto 2024, che fotografa l’insieme di attività svolte dall’Ente nel corso dell’anno, si chiude con un risultato di amministrazione al 31 dicembre 2024 pari a 153.705.557,25 euro (rispetto al risultato di 145.684.518,22 dell’anno precedente). L’esercizio 2024 si compone di una parte accantonata, pari a 78.608.164,90 euro, composta principalmente dal fondo crediti di dubbia esigibilità che l’Agenzia è tenuta ad accantonare (per 67.837.261,33 euro) e da una parte vincolata, principalmente per investimenti o per vincoli di legge, per 77.438.829,50 euro.

Nel confronto con l’esercizio 2023 si osserva un recupero della parte indisponibile di avanzo, che passa da 2,52 milioni del 2023 a 2,34 milioni del 2024, nonostante un incremento di circa 3 milioni degli accantonamenti per il fondo crediti di dubbia esigibilità.

Dati che riflettono l'impegno dell’Agenzia nel mantenere i conti in sicurezza, nonostante le “rigidità” imposte dalla normativa di riferimento (dal 2018 l’Agenzia si deve attenere ai principi di contabilità “armonizzata” previsti dal Decreto Legislativo 118/2011) e le sfide legate al contesto economico-sociale in cui opera.

L’Ente gestisce il patrimonio di edilizia sociale di Torino e dell’intera area metropolitana torinese che comprende in totale circa 28 mila appartamenti, di cui oltre 17.800 di proprietà dell’Agenzia, 10.000 di proprietà dei Comuni, affidati in gestione ad Atc sulla base di convenzioni.

A fronte di entrate che provengono dai canoni stabilite per legge e in larga parte basate sulle condizioni socio-economiche dei nuclei familiari assegnatari, negli anni Atc è stata costretta a far fronte a spese in costante aumento. Tra il 2023 e il 2024, ad esempio, gli introiti derivanti dai canoni sono passati da 24,1 milioni a 23,6 milioni, con una riduzione dell’oltre 2% su base annua. Per contro, le spese che l’Agenzia anticipa per i servizi “ripetibili” (energia elettrica, acqua, riscaldamento), per poi addebitare mensilmente agli assegnatari, sono passate da 31,2 milioni del 2023 a 31,7 milioni del 2024, con un incremento dell’1,5%. Ma il dato è ancora più significativo se si tiene conto che l’incremento, in particolare per le spese energetiche, ha raggiunto ben il 33,9% nel periodo 2021-2024.

Nonostante ciò, l’Agenzia è riuscita a incrementare la capacità di spesa per la manutenzione ordinaria da 4,46 milioni di euro nel 2023 a 4,6 milioni di euro nel 2024 e a intercettare risorse straordinarie nel triennio 2024-2026 per circa 70 milioni di euro (tra fondi PNRR, Pinqua, Cipess, risorse ex Gescal), che hanno permesso nel corso del 2024 di avviare 18 nuovi cantieri. Tra gli altri, si citano, ad esempio, la riqualificazione di due palazzine dello storico complesso di corso Racconigi a Torino; gli interventi per la messa in sicurezza degli edifici e l’abbattimento delle barriere architettoniche e i lavori di rispristino di alloggi sfitti a Torino e nell’area metropolitana.

Nel 2024 sono stati dati in disponibilità ai Comuni per nuove assegnazioni e cambi 591 alloggi rispetto ai 469 dell’anno precedente. Proprio la riduzione del numero di alloggi sfitti è una delle priorità del nuovo Consiglio di amministrazione che come primo atto del mandato ha lanciato un bando per l’autorecupero di 250 alloggi a Torino, da assegnare a chi accetta di farsi carico degli interventi di piccola manutenzione di cui hanno bisogno (vedendosi riconosciuta la spesa dall’Agenzia). Iniziative analoghe interesseranno, in autunno, altri Comuni della Città Metropolitana.

Il nostro obiettivo – dichiara il presidente di Atc, Maurizio Pedrini - è permettere alle famiglie che da anni attendono la casa popolare di potervi finalmente accedere. L’autorecupero è una strada importante, così come è significativo il recente stanziamento della Regione Piemonte da circa 1 milione di euro per riqualificare gli alloggi sfitti.  Al tempo stesso intendiamo concentrarci su iniziative che, in un quadro economico che presenta le rigidità descritte, consenta di valorizzare il nostro patrimonio immobiliare, liberando risorse da investire in modo stabile nel miglioramento della qualità dell’abitare sociale”.

comunicato stampa

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