Regione | 31 luglio 2025, 14:08

Rsa e convenzioni, arriva Protezione sociale: dalla Regione 18 milioni per le strutture che fanno qualcosa in più

Ogni realtà dovrà preparare un piano personalizzato per ogni ospite: si potrà arrivare a 600 euro a persona. Intanto il Piemonte è primo in Italia per assistenza domiciliare agli over65 e pensa ai malati di Alzheimer

La Regione presenta l'iniziativa Protezione sociale

La Regione presenta l'iniziativa Protezione sociale

Diventa operativa Protezione sociale: l’iniziativa che vede la Regione sostenere il mondo delle strutture residenziali piemontesi. Annunciata nei giorni scorsi, entra dunque nel vivo e coinvolge sia le strutture residenziali che i centri diurni (semi residenziali). Da oggi sarà possibile avviare le pratiche presso gli sportelli.

Un piano per ogni ospite

Tutte le strutture dovranno fare un piano di assistenza personalizzata per ogni singolo ospite presente: sarà il criterio in base al quale sarà distribuita la somma dalla Regione: 18 milioni ottenuti dal fondo sociale della Ue.

Il medico e gli altri professionisti dovranno realizzare un Piano che spieghi qual è il trattamento in più che viene messo in campo dalla struttura. “Magari chi ha i figli in città può vederli tutti i giorni e non solo due volte a settimana. O magari, se autonomo, viene accompagnato a visitare la famiglia”, spiega il governatore del Piemonte, Alberto Cirio. Ma sono comprese anche attività ludico-ricreative e quelle più propriamente mediche, legate alla cura e alla riabilitazione.

Come funziona

La struttura che aderisce al bando, rivolgendosi alla Regione, evidenzierà per ogni scheda personale le migliorie legate al trattamento e, riscontrate le rispondenze ai vincoli del bando, potrà ottenere il bonus al momento in cui fattura al’Asl. “Sono circa 30mila le persone presenti in strutture piemontesi con le convenzioni e quindi in media si potranno avere circa 600 euro a persona, che su 15mila euro di spesa annuale rappresenta il 4% - dice Cirio -. Si tratta di un una tantum, ma è anche sperimentale e non è detto che non si possa ripetere”.

Contratti di lavoro come parametro

C’è poi un aspetto legato al contratto di lavoro. “Spesso si legge di contratti non premianti: tra i criteri di valutazione c’è anche il rinnovo e la tipologia del contratto applicato dalle strutture. Chi è maggiormente soddisfatto è motivato anche a operare meglio”.

Sempre più risorse per le convenzioni

Sulle convenzioni abbiamo investito molto: basti pensare che se nel 2018 si spendeva 268 milioni di euro, di cui 232 per gli anziani nelle rsa, nel 2024 ne abbiamo spesi 322”, dice ancora il governatore. “E abbiamo adeguato le tariffe all’aumento dell’inflazione per quanto riguarda la quota sanitaria, cioè quella che riguarda la Regione”.

Confermiamo il nostro impegno per tenere il più possibile le persone a casa e vogliamo garantire il massimo dell’assistenza domiciliare - prosegue Cirio -, ma sapendo che questo non sempre è possibile vogliamo portare avanti un patto con i gestori delle rsa. A fare leva su risorse europee, la misura è finalizzata al sostegno delle strutture per anziani, ma anche altri profili fragili”.

Al top per l’assistenza domiciliare

Ma il Pnrr pone anche traguardi sull’assistenza domiciliare. “Il monitoraggio 2024 ci vede prima regione in Italia per numero di assistiti over65 e con un incremento del 186% rispetto agli anni precedenti - dice ancora Cirio -, e questo certifica il nostro impegno”.

Impegno per l’Alzheimer

E un impegno riguarda anche i malati di Alzheimer e i disturbi cognitivi in generale. “Ci sono casi così gravi che non possono essere tenuti in struttura: stiamo cercando di capire come possiamo aiutare le famiglie coinvolte in queste condizioni. Stiamo ragionando su una misura ancora tutta da delineare per dare una mano”.


 

Massimiliano Sciullo

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