Eventi | 11 settembre 2025, 15:11

Patty Smith e Tracey Emin, dal 24 ottobre Torino si accende con le Luci d'Artista

Per la 28esima edizione quattro opere nuove: i dettagli

La Luce d'Artista Spiriti Blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini

La Luce d'Artista Spiriti Blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini

Torino torna ad illuminarsi con le Luci d'Artista. L'inaugurazione sarà il 24 ottobre alle 18.30 e la 28esima edizione porta con sé una novità: ci saranno quattro opere in più, realizzate da artisti italiani ed internazionali, che sarà possibile ammirare come il resto della collezione sino all'11 gennaio.

Lo Russo: "Luci d'Artista una delle iniziative più importanti arte contemporanea"

"Noi crediamo - ha sottolineato il sindaco Stefano Lo Russo - che Torino debba rafforzare la sua vocazione di grande capitale europea e internazionale dell'arte contemporanea. Sicuramente Luci d'Artista è una delle iniziative più simboliche ed importanti". 

"Tutti coloro che vengono a Torino per la prima volta hanno una sorpresa positiva, perché non sempre viene percepita come "attraente". Quando le istituzioni mi fanno i complimenti per la bellezza della città, una delle cose che faccio è raccontare del sistema contemporaneo e parto sempre da Luci d'Artista, che è una delle iniziative più di impatto".

Le 4 opere nuove

Quest'anno si aggiungono poi quattro opere nuove. La prima è di Tracey Emin,  un gigante dell’arte contemporanea internazionale. Donata alla Città dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Emin è autrice di celebri creazioni luminose: una delle più famosi si trova a Londra, sulla facciata della stazione di St.Pancras.

Nel monumentale cortile delle Ogr sarà presentato un video realizzato da Soundwalk Collective insieme alla leggendaria poetessa e cantautrice Patti Smith, icona globale del rock e al compositore statunitense Philip Glass, considerato tra i capofila del minimalismo musicale.

Nitto Atp Finals donerà alla Città di Torino una luce concepita e realizzata dall’artista Riccardo Previdi.

Infine, grazie al contributo del Lithuanian Culture Institute, la collezione accoglierà un’importante opera al neon dell’artista lituano Gintaras Didžiapetris, già protagonista di manifestazioni internazionali come la Biennale di Venezia.

La sezione DUET

Con la ventottesima edizione di Luci d’Artista nasce una nuova sezione, DUET, che raccoglie collaborazioni internazionali, attraverso la creazione di una rete che permette alla rassegna di superare i confini nazionali. 

Costellazione, la sezione collaterale di Luci d’Artista in cui vengono presentate le opere luminose realizzate dalle Istituzioni del territorio, tornerà con una novità significativa: per la prima volta esce dai confini torinesi, estendendosi all’Italia e all’Europa.

Si è dato vita infatti a due importanti collaborazioni con prestigiose istituzioni espositive: Triennale Milano e il MAC Musée d’Art Contemporain di Lione (Francia). La scelta non è casuale: le due città sono storicamente legate a Torino per ragioni geografiche e culturali. Tra le nuove collaborazioni cittadine ci sono la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Restauro di Doppio Passaggio 

Continua il processo di aggiornamento tecnologico delle Luci, che saranno sempre più sostenibili e a basso impatto energetico. Questo obiettivo, procede di pari passo con il delicato recupero delle opere della collezione. Quest'anno verrà restaurata la storica opera Doppio Passaggio (Torino) di Joseph Kosuth del 2001, uno dei capolavori della manifestazione storicamente posizionato su Ponte Vittorio Emanuele I.

"Luci d'Artista - ha sottolineato il curatore Antonio Grulli - è un progetto eccezionale, un unicum in Italia che va avanti da 28 edizioni con opere monumentali che coinvolgono aree pubbliche. Nel nostro Paese è uno degli esperimenti più importanti. Questo spazio pubblico su cui lavoriamo è anche filosofico, perché l'evento fa da collante tra tutte le istituzioni".

Cinzia Gatti

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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