Dopo anni di incertezze e promesse di rilancio, la Regione Piemonte ha annunciato la chiusura definitiva del poliambulatorio di via del Ridotto a partire da aprile 2026. La notizia, arrivata come un fulmine a ciel sereno, ha colto di sorpresa i residenti dei quartieri Borgo Vittoria e Madonna di Campagna, che da decenni fanno affidamento sulla struttura.
La decisione non è stata discussa né con la Circoscrizione 5, né con i cittadini. Molti hanno scoperto l’intenzione dell’Asl soltanto il 6 settembre scorso, grazie a uno striscione comparso sulla facciata dell’edificio e a diversi annunci immobiliari che promuovevano la vendita di futuri appartamenti nello stabile.
Una struttura storica
A guidare la mobilitazione è Giovanni Scolaro, commerciante e presidente dell’associazione via Chiesa della Salute, promotore di una petizione che chiede la revoca immediata del provvedimento: "Rivendichiamo il diritto dei cittadini ad avere servizi sanitari diffusi sul territorio e non concentrati in poche aree, lontane e difficili da raggiungere. È una questione di dignità e di benessere collettivo".
"Non possiamo accettare che una struttura sanitaria così rilevante venga azzerata all’improvviso con un intervento dall’alto - denunciano i promotori della protesta -. Molti utenti, anche disabili, saranno costretti a spostarsi verso la Circoscrizione 7 o al centro Marco Antonetto di Lucento, che peraltro non è servito da collegamenti diretti con i mezzi pubblici".
La protesta dei cittadini
La decisione appare ancora più incomprensibile se confrontata con il modello della cosiddetta “città dei quindici minuti”, che vorrebbe servizi di prossimità a disposizione dei residenti. "In questo caso - continua Scolaro -, le istituzioni si muovono incomprensibilmente in modo opposto. Chiediamo quindi che la decisione della Regione Piemonte venga ridiscussa con la massima urgenza e che si revochi immediatamente qualsiasi provvedimento di chiusura del poliambulatorio".