Sei lavoratori (uomini e donne) che dall'inizio del mese di ottobre si ritroveranno senza lavoro. Sono gli addetti in somministrazione in staff leasing cui Iren Mercato ha deciso di interrompere la missione con la fine di settembre. Uno stop che arriva dopo due anni di attività, quando ritmi e picchi di lavoro ne avevano richiesto l’introduzione in organico, tramite appunto somministrazione. "Un servizio essenziale e utile alla collettività, in un’azienda che ha una forte componente di proprietà pubblica", dicono i rappresentanti dei lavoratori di Cgil Torino, Filctem Cgil Torino e NIdiL Cgil Torino.
"Nell’attività di call center sono occupati un numero maggiore di lavoratori somministrati, rispetto a quanti siano direttamente assunti da Iren Mercato - prosegue la nota sindacale -. Parliamo di lavoratrici e lavoratori che quest’estate sono stati fondamentali nella gestione del rapporto con gli utenti, in occasione dei numerosi disservizi della rete elettrica cittadina. La scelta non trova alcuna giustificazione, in quanto non è certo diminuita la mole di lavoro del call center. Risponde piuttosto ad una logica punitiva, attuata da chi in azienda ha la responsabilità del personale su questa attività. Tra i 6 somministrati c'è anche la delegata sindacale di Nidil Cgil".
"Non possiamo accettare che i lavoratori somministrati paghino l’appartenenza al sindacato perdendo il posto di lavoro. Siamo certi che sia proprio per questa ragione che sono avvenute le interruzioni della missione", concludono i sindacati. "Chiediamo all'azienda il rientro dei 6 lavoratori, l’apertura di un confronto volto alla stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori somministrate presenti in azienda, attraverso l’assunzione in Iren Mercato e chiediamo, inoltre, al Comune di Torino di esercitare la responsabilità derivante dall’essere IREN una società partecipata, oltre ad attuare l’impegno assunto con le OO.SS sul Protocollo Appalti su beni e servizi, firmato nei mesi scorsi per estenderlo alle partecipate".