Cronaca | 17 ottobre 2025, 17:13

“Call center illegale nel carcere di Ivrea”: sequestrato uno smartphone a due detenuti

La denuncia dell’Osapp: “Telefoni che entrano con troppa facilità. Urgente schermare i segnali e rafforzare l’organico”

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

Un nuovo episodio che riaccende l’allarme sicurezza nelle carceri piemontesi. Nella giornata di mercoledì 16 ottobre 2025, intorno alle 14, il personale della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Ivrea ha rinvenuto e sequestrato uno smartphone perfettamente funzionante, nascosto tra alcuni indumenti sporchi all’interno di una cella occupata da due detenuti italiani.

Due denunce

Il dispositivo, ancora acceso e operativo al momento del ritrovamento, riceveva messaggi in tempo reale. I due detenuti sono stati denunciati a piede libero, mentre il telefono è stato posto sotto sequestro.

Secondo quanto riferito dalla segreteria locale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), l’episodio “è solo l’ultimo di una lunga serie” e conferma la facilità con cui i dispositivi mobili riescono a entrare negli istituti penitenziari.

La Casa Circondariale di Ivrea è ormai diventata un vero e proprio call center illegale”, denuncia l’Osapp. “Servono misure urgenti per inibire le comunicazioni non autorizzate, a partire dall’introduzione di sistemi di schermatura del segnale telefonico”.

Carenza di organico

Il sindacato sottolinea anche la grave carenza di organico che affligge il personale penitenziario, costretto a operare in condizioni sempre più difficili: “Le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria continuano a garantire sicurezza e legalità con risorse insufficienti. Serve un intervento immediato da parte dell’Amministrazione Penitenziaria Centrale”.

Redazione

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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