Economia e lavoro | 21 ottobre 2025, 20:04

Torino cuore della competenza con tre eventi di formazione dal respiro internazionale

Organizzati da Etf con il patrocino della città, vedranno la partecipazione di politici tra Europa e Asia Centrale e visite in realtà aziendali

Torino cuore della competenza: un momento della conferenza stampa

Torino cuore della competenza: un momento della conferenza stampa

L’Europa ha messo nel mirino un obiettivo ambizioso: il 60% degli adulti dovrebbe avere un’opportunità di formazione almeno una volta all’anno. Ambizioso, appunto. Perché la media dei paesi Ue è intorno al 45% e l’Italia sta al di sotto di questa percentuale. Sui giovani, però, ci difendiamo, con tanti progetti portati avanti, nonostante alcuni indicatori legati alla scuola abbiano ancora margini di miglioramento. 

La competenza europea va “allenata” e, quando si riesce, esportata. Con questo scopo è nato 30 anni l’ETF, la fondazione europea per la formazione dell’Unione, che sostiene la crescita dei paesi vicini (dai Balcani, all’Ucraina, passando per i paese del Mediterraneo, Asia centrale e Unione Africana) attraverso strategie globale. 

Una realtà che ha sede a Torino, a Villa Gualino, e in cui, forse pochi sanno, operano centinaia di persone con rappresentanti dei 27 paesi Ue. La realtà è presieduta dalla Commissione Europea con la partecipazione del sindaco in qualità di osservatore. Un luogo che può rappresentare un argine alle conflittualità, come spiega Giuseppe Porro, professore ordinario di Giurisprudenza Internazionale che ha visto nascere ETF, laboratorio di una globalizzazione giusta ed equa. 

Torino torna al centro dell’Europa delle competenze. Nelle prossime settimane, la città sarà teatro di tre eventi internazionali di alto profilo firmati ETF con il patrocinio del Comune. “Ogni investimento nell’istruzione è un investimento nel futuro - sostiene Pilvi Torsti, Direttrice dell’ETF - Qui costruiamo competenze per la pace, la coesione sociale e la prosperità, dentro e fuori i confini europei”.

Ministri, delegati della Commissione europea, esperti e rappresentanti di istituzioni internazionali e finanziarie si confronteranno su temi chiave come la cooperazione globale, l’apprendimento permanente e la competitività sostenibile. Un’agenda fitta che rafforza il ruolo di Torino come hub europeo dell’innovazione formativa e della diplomazia delle competenze.

Ma quali sono le competenze che richiede l’Europa?

Si va da quelle legate alla sostenibilità e all’economia circolare - spiega Massimo Gaudina, Special Advisor ETF ed ex Capo della Rappresentanza della Commissione europea a Milano - passando per quelle tecnologiche e ICT. Le soft skills sono sempre più importanti sia per noi Europei, ma anche e soprattutto per i nostri vicini.”

Per quanto riguarda gli appuntamenti si parte il 30 e 31 ottobre con la tavola rotonda del progetto europeo DARYA, dedicata al futuro dei giovani tra Europa e Asia Centrale. Parteciperanno i vice-ministri di Istruzione e Lavoro di cinque Paesi dell’Asia Centrale, insieme al rappresentante speciale dell’UE per la regione. L’obiettivo dell’incontro è rafforzare la cooperazione sulle competenze e l’occupazione giovanile. In programma anche visite a centri di eccellenza piemontesi, come APRO Formazione e lo stabilimento Ferrero di Alba, per valorizzare il legame tra formazione, impresa e territorio. 

Si prosegue con il 18 e 19 novembre con una tavola rotonda sulla formazione permanente con ministri e rappresentanti europei ed extraeuropei, nell’ambito della strategia UE "Union of Skills". Ed infine il 26 novembre l'evento dedicato a competenze e finanza per la crescita inclusiva, con la partecipazione della Commissione europea, della BEI e di altre istituzioni. In questa occasione sarà lanciata l’iniziativa Gender and Social Inclusion Facility. 

"Questi appuntamenti -  ha commentato Michela Favaro, vice sindaca di Torino durante la presentazione delle iniziative - dimostrano come la nostra città possa essere protagonista nel costruire relazioni e opportunità attraverso le competenze”.

Daniele Caponnetto

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