Ha rischiato di essere sbranato.
Si è salvato solo perché è un uomo giovane e forte ed è riuscito a difendersi, ma ha comunque riportato gravissime ferite ed è ora ricoverato all'ospedale di Cuneo, dove già ieri è stato operato ad un orecchio e dove tra oggi e domani sarà operato al braccio, che i denti di un pitbull gli hanno maciullato.
Sono Cristina e Davide, i fratelli, a raccontarci, molto scossi, quanto accaduto ieri mattina, attorno alle 9, a Matteo.
Il giovane si sta preparando per la maratona di Torino e ieri stava affrontando un allenamento di 32 chilometri. Ne aveva già corsi 24. Era in una strada secondaria a Tarantasca, in direzione di Busca, una di quelle dove sono tante le persone che corrono, vanno in bici o passeggiano, perché poco trafficata.
Mai si sarebbe aspettato di vivere l'incubo che ha vissuto. Una donna, probabilmente, non avrebbe avuto scampo.
Matteo stava correndo. E' passato davanti ad un'abitazione e, fuori dal cancello, ha visto un pitbull. Ha fatto finta di niente, prendendo le distanze, ma il cane, invece, ha iniziato a correre minaccioso verso di lui. Matteo a sua volta ha iniziato a correre, saltando la bealera che costeggia la strada e prendendo la via dei campi.
Purtroppo è inciampato e il cane gli è volato addosso con grande ferocia, affondando i denti nel braccio con il quale Matteo ha tentato di ripararsi il volto e la gola.
Attimi di terrore. Matteo ha provato a difendersi ma più ci provava più il cane affondava i denti. Ha riportato ferite profondissime all'arto. Il cane gli ha staccato un pezzo di nervo e un pezzo di muscolo. E' stato morsicato dietro l'orecchio, alla caviglia, ad un gluteo.
Il padrone dell'animale, allertato dai rumori, avrebbe recuperato la sua bestia e chiuso il cancello senza soccorrere Matteo, come raccontano i fratelli.
A farlo è stato un altro residente della zona, allarmato dalle urla del giovane.
Una vicenda terribile, per la quale verrà sporta denuncia.
Quanto accaduto solleva - anzi, risolleva - il tema della pericolosità di alcune razze. Molte città, tra cui Milano, hanno reso obbligatorio un patentino per chi è proprietario di alcuni cani.
Può essere una buona soluzione, da estendere a tutt'Italia? E, soprattutto, l'aggressività di questi cani dipende davvero da come viene educato e cresciuto?
Ad ogni fatto di cronaca, il tema si riaccende. E l'opinione pubblica si divide. Non sta a noi prendere posizione.
L'unica cosa certa è che Matteo si è salvato, pur riportando ferite gravi e un trauma che lo accompagnerà per tutta la vita. Una giovane donna o semplicemente una persona meno atletica, probabilmente sarebbe morta.











