Sanità | 30 ottobre 2025, 12:18

Lavoratori socio-sanitari sul piede di guerra: domani lo sciopero contro i contratti sottoscritti da Anaste

Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs: "Accordi peggiorativi che non tutelano i lavoratori e le lavoratrici". Appuntamento di fronte alla rsa Valgioie alle 10,30

Protesta dei lavoratori che operano presso le strutture socio sanitarie

Protesta dei lavoratori che operano presso le strutture socio sanitarie

Domani, 31 ottobre, le lavoratrici e i lavoratori del comparto socio-sanitario e socio-assistenziale, a cui si applica il Ccnl Anaste, incroceranno le braccia contro il rinnovo contrattuale peggiorativo, sottoscritto da Anaste con sigle non rappresentative. La mobilitazione, proclamata da Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs, nasce dalla chiusura dell’associazione datoriale e dal rifiuto di riconoscere salari e tutele in linea con gli altri contratti del settore.

Presidi e manifestazioni si terranno su tutto il territorio nazionale. In Piemonte il presidio si svolgerà di fronte la RSA Valgioie a Torino (dalle ore 10.30), in via Valgioie 39.

In Regione Piemonte le lavoratrici e i lavoratori a cui si applica il CCNL Anaste sono circa 1.300, dipendenti di aziende come il Gruppo Colisee, Emmaus srl, Silver Age, Abros Gestioni. Queste imprese gestiscono varie strutture per anziani, per citarne alcune: Residenza Gianni Rodari di Novara (gruppo Colisee), dotata di 120 posti letto, RSA Italo Calvino di Orbassano (Gruppo Colisee) anch’essa da 120 posti letto,  Residenza I Roveri di Caresanablot (Emmaus srl) da 60 posti letto, Residenza La Baraggia di Candelo (Santa Cecilia impresa sociale) da 60 posti letto, Villa Maria a Torino (Abros Gestioni) da 90 posti letto e la RSA Valgioie a Torino, gestita da Silver Age e davanti alla quale si svolgerà il presidio dello sciopero.

Non possiamo né dobbiamo permettere disuguaglianze tra gli stessi operatori del socio-sanitario solo perché hanno la sfortuna di lavorare per una associazione datoriale rispetto ad un'altra”, dichiarano le organizzazioni sindacali.

Le differenze sullo stipendio sono significative. “Ad oggi gli OSS percepiscono tra i 1.200 e 1.300 euro annui in meno rispetto ai colleghi impiegati in strutture che applicano i Ccnl Coop Sociali ed Uneba, gli educatori tra 1.300 e 1.500 euro circa, gli addetti alle pulizie tra i 1.500 e i 2.000 euro. Per non parlare del periodo di comporto di malattia, peggiorativo rispetto a quanto previsto sempre dai Ccnl Cooperative Sociali e Uneba, i due contratti maggiormente applicati in Regione Piemonte”.

Chiediamo alla Regione Piemonte – proseguono i sindacati- di dare seguito agli impegni presi ed escludere queste aziende dalla possibilità di ricevere ulteriori contributi pubblici. Tutte queste strutture, infatti, sono accreditate con la Regione”.

Con la mobilitazione le organizzazioni sindacali chiedono un contratto dignitoso, che riconosca professionalità, diritti e qualità del servizio a tutela non solo dei lavoratori, ma anche delle persone fragili assistite quotidianamente.

redazione

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