Un milione e seicentomila euro. È questa la cifra stanziata dalla Regione Piemonte per sostenere maternità, gestanti e neomamme attraverso progetti personalizzati. La delibera, che definisce i criteri di accesso ai finanziamenti per il 2025, ha ottenuto oggi il parere favorevole a maggioranza dalla quarta Commissione Sanità, presieduta da Luigi Icardi.
A illustrare il provvedimento è stato l’assessore Maurizio Marrone, che ha sottolineato come il fondo, interamente coperto dal bilancio regionale, sia stato aumentato rispetto all’anno precedente (quando ammontava a 1 milione). L’obiettivo dichiarato è rafforzare il sostegno alla vita nascente attraverso un sistema di aiuti capillari sul territorio.
Nel dettaglio, 940 mila euro saranno destinati ai progetti delle associazioni del settore materno-infantile iscritte negli elenchi delle ASL, mentre 660 mila euro andranno ai quattro enti gestori delle funzioni socio-assistenziali.
La questione ha sollevato critiche da parte della minoranza, come nelle precedenti discussioni.
"Il problema per noi resta che queste risorse che continuano ad essere gestite senza un criterio chiaro da volontari di associazioni antiabortiste che, come ha detto la sentenza del TAR sulla Stanza dell'Ascolto, non dovrebbero poter assistere donne in gravidanza, tantomeno con finanziamenti e riconoscimenti pubblici - ha sostenuto Alice Ravinale capogruppo di AVS -
Forse consapevole di questa anomalia, l’assessore Marrone cerca di imbellettare il fondo vita nascente includendo risorse che già ci sono per i servizi sociali, ma non toglie neanche un euro alle associazioni anti scelta e non aumenta nemmeno di un euro le risorse per i consorzi socio sanitari sempre più in difficoltà. Ne emerge un quadro chiarissimo sulla concezione che ha la Giunta del sostegno alla maternità: 940.000 Euro alle associazioni, 600.000 Euro ai servizi sociali. Marrone fa il gioco delle tre carte, prende un finanziamento già esistente e lo sposta sotto l’etichetta di fondo vita nascente che resta l’aberrazione che è: utilizzo di risorse pubbliche per associazioni private che condividono l’ideologia contro l’autodeterminazione delle donne di Marrone.”
"Ancora soldi, sempre di più, per la propaganda antiabortista della peggiore Destra - è il commento di Sarah Disabato capogruppo in Regione del M5s - La Giunta Cirio ha approvato la delibera per lo stanziamento di 1,6 milioni di euro per il fondo “Vita Nascente”, la misura simbolo della Destra più oscurantista, lanciata e sostenuta dall’assessore Marrone, che continua a utilizzare risorse pubbliche per veicolare un messaggio ideologico e lesivo dei diritti delle donne.
Durante la discussione in Commissione, abbiamo chiesto trasparenza e chiarezza, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Avremmo voluto sapere quanti controlli sono stati effettuati fino ad oggi e a quali risultati hanno portato, come verranno incrociati i dati tra le misure portate avanti dai servizi socio-assistenziali e quelle avanzate dalle associazioni anti scelta, ma anche quante revoche di finanziamenti concessi si sono registrate ecc... nulla di nulla.”
"È inaccettabile - sostiene Disabato - che fondi pubblici vengano distribuiti senza un monitoraggio rigoroso e verificabile.Abbiamo inoltre domandato per quale motivo, solo ora, la Giunta abbia deciso di specificare le spese ammissibili, elemento che nelle precedenti delibere non era stato minimamente chiarito. Una modifica che sembra più un tentativo di correggere in corsa una gestione confusa, piuttosto che una reale volontà di garantire trasparenza e correttezza amministrativa. Nessuna risposta. Nessun chiarimento nemmeno su questo.”
"Ancora una volta - conclude Disabato - l’assessore Marrone ha scelto il silenzio di fronte a domande legittime poste nell’interesse delle cittadine piemontesi. Noi continueremo a vigilare su questo fondo e a denunciare l’utilizzo distorto delle risorse pubbliche. Difendere la libertà di scelta e i diritti delle donne non è solo un principio politico: è un dovere istituzionale e un atto di giustizia sociale."












