Cultura e spettacoli | 04 novembre 2025, 10:44

Al Polo del '900, la mostra fotografica "Vietato morire": storie di donne e di rinascita

Dal 6 al 27 novembre, l'iniziativa promossa dal Centro Antiviolenza SvoltaDonna di Pinerolo

Dal 6 al 27 novembre, presso il Polo del ‘900 di Torino, prende vita la mostra fotografica “Vietato Morire – Storie di ‘ordinaria’ resistenza”, promossa dal Centro Antiviolenza SvoltaDonna ODV nel mese in cui ricorre la Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza sulle Donne.

Il progetto, realizzato dai fotografi Max Ferrero e Renata Busettini, nasce per portare all'attenzione della collettività, attraverso diciassette ritratti in bianco e nero, storie di donne che hanno saputo trasformare esperienze di dolore in opportunità di rinascita. 

Ogni scatto è accompagnato dalla voce narrante dell’attrice Carla Carucci, accessibile tramite QR code, che consente ai visitatori di ascoltare le testimonianze autentiche delle protagoniste e di immergersi completamente nella loro narrazione, in un racconto corale che celebra l’identità e la libertà femminile.

“La violenza non è solo un fatto privato: è un problema strutturale che riguarda la nostra cultura, le nostre relazioni, la nostra idea di libertà” afferma Marina Airasca, Presidente di SvoltaDonna ODV.  Vietato Morire è un inno un inno alla vita, al coraggio e alla possibilità di rinascere con nuova forza e consapevolezza dopo la violenza, il dramma.”

“Le immagini presentate sono potenti e più delle parole ci interrogano e ci invitano alla riflessione”, sottolinea Alessandro Rubini, Direttore del Polo del ‘900.  

Nel suo percorso espositivo, Vietato Morire attraversa volti e storie che non chiedono pietà, ma riconoscimento. La luce, il bianco e nero, la voce e il silenzio costruiscono un dialogo intimo con lo spettatore, spingendolo oltre la semplice osservazione, creando uno spazio in cui la sofferenza diventa parola, sguardo, emozione condivisa.

“La scelta del Polo del ‘900, che ringraziamo per la generosa ospitalità, non è casuale,” prosegue Marina Airasca. “In questo luogo, che celebra il valore della memoria e della testimonianza, riconosciamo la resistenza delle donne alla violenza, alla discriminazione e all’invisibilizzazione, e la loro capacità di unirsi e lottare per un ideale di uguaglianza e libertà.”

comunicato stampa

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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