Si è tenuta il 25 novembre 2025, in Roma, presso il Salone d’Onore del CONI la IV^ Edizione del
Fair Play for Life 2025, in pieno stile olimpico. L’evento, organizzato da Ruggero Alcanterini, presidente del CNIFP (Comitato Nazionale Italiano Fair Play), con la collaborazione dei vicepresidenti Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, e Renato Mariotti, sindaco di Loreto Aprutino, e del segretario generale Roberto Antonangeli.
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Alcanterini ha introdotto la storia della Tedofora di Emilio Greco, una delle sculture più riconoscibili legate alle Olimpiadi di Roma del 1960.
Si raffigura una giovane donna nell’atto solenne di portare la fiaccola. Quindi l’originale torcia olimpica degli anni ’60 è stata tenuta nuovamente a battesimo. Questo evento è stato voluto dall’Avv. Ezio Bonanni, anche quale presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e dell’Osservatorio Vittime del Dovere.
Nella scenografia anche i cimeli concessi dalla famiglia Garroni.
Ad aprire e chiudere la cerimonia il soprano Lucia Rubedo, artista crossover di rilievo internazionale e reduce dai Sanremo Music Awards. Il soprano ha eseguito due inni. Prima l’Inno di Mameli, che ha riportato l’atmosfera allo stile olimpico. Poi, l’Inno Europeo. Lucia Rubedo si conferma testimonial ufficiale del Fair Play Italiano, un ponte tra arte, valori e istituzioni.
Quattro istituti hanno manifestato interesse a inserire il Fair Play nell’educazione civica, come illustrato dall’On. Roberto Novelli e dal sottosegretario Paola Frassinetti. Il Fair Play, in piena collaborazione con ONA e con l’Osservatorio Vittime del Dovere, ribadisce il modello di comportamento che si fonda sul rispetto, correttezza e responsabilità, strumenti fondamentali per formare cittadini consapevoli e collaborativi.
Il generale Federico Sepe ha presentato il calendario del centenario dell’UNUCI – Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia. Questa importante associazione promuove attività culturali, sportive e formative. L’intervento del Gen. Sepe illustrativo anche del calendario ha entusiasmato i presenti, e non solo i militari, molti dei quali vittime del dovere. Per questo motivo tra gli organizzatori anche l’Osservatorio Vittime del Dovere.
L’UNUCI promuove attività culturali, sportive e formative. Sepe ha sottolineato come il Fair Play rispecchi i valori di disciplina, etica e spirito di servizio della tradizione militare italiana. All’evento ha partecipato anche Marcello Boschi, Ufficiale di collegamento nazionale UNUCI.
Durante la cerimonia sono stati premiati numerosi protagonisti dello sport, della cultura e delle istituzioni. Paola Vegliantei, presidente dell’Accademia della Legalità, ha introdotto l’importante tema della necessità di superare ogni forma di violenza, prima di tutto sul piano culturale. Pur ribadendo il ruolo fondamentale svolto dall’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato, è evidente che il ruolo formativo ed educativo, prima di tutto in ambito scolastico, è decisivo.
Il ruolo dell’informazione e della cultura e l’insegnamento dell’educazione civica, è comunque fondamentale, come poi hanno ribadito i due Magistrati premiati, il Prof. Nicola De Marinis e il Dott. Fabio Massimo Gallo.
Per questo motivo, l’Accademia della Legalità, in sinergia anche con Osservatorio Nazionale Amianto – ONA APS, e con Osservatorio Vittime del Dovere, proprio su impulso della presidente Paola Vegliantei diffonde nelle scuole e nella società i valori civici, e di contrasto contro ogni forma di violenza.
Massimiliano Iannuzzi Mungo, primario chirurgo, è stato riconosciuto per eccellenza professionale e impegno umano. Luciana Marcellini, campionessa italiana di nuoto e icona del fair play, ha condiviso il suo percorso sportivo e i valori etici incarnati durante la carriera.
La Brigata Rualis, tifoseria di Cividale del Friuli, è stata premiata per il tifo positivo, rispettoso e inclusivo, mentre Giuliana Salce, campionessa mondiale di marcia, ha raccontato un commovente ricordo personale legato alla violenza contro le donne. Il mondo circense ha visto il riconoscimento a Gaetano Montico, Presidente di SIAC Europa, mentre Laura Mazza ha rappresentato la formazione e il Fair Play a livello internazionale, unendo competenza accademica, impegno civico e attività umanitarie.
Un momento internazionale è stato segnato dallo scambio di riconoscimenti con Abdul Aziz Sarhan, direttore della Lega Mussulmana Mondiale, mentre la Fondazione ENPAM 5×1000, con il direttore generale Vincenzo Di Berardino, ha accolto Alcanterini come socio emerito, sottolineando l’impegno verso sport e inclusione sociale.
La giornalista e docente Luisa Rizzitelli, esperta di politiche di genere e presidente di Associazione Nazionale Atlete (Assist), ha evidenziato le criticità legate alla presenza femminile nello sport, sia in ruoli tecnici che nella governance, sottolineando l’importanza di essere dalla parte delle donne vittime di violenza.
Il giudice Nicola De Marinis ha sottolineato il legame tra Fair Play e giustizia, invitando a denunciare le ingiustizie, mentre l’Avv. Ezio Bonanni ha definito De Marinis un prototipo di Fair Play. Infatti, Bonanni ha ricordato come il Prof. Nicola De Marinis, oltre all’insegnamento universitario di Diritto del lavoro e lo svolgimento della professione di avvocato, sia stato poi nominato dal CSM Giudice presso la Suprema Corte di Cassazione.
Il saluto di Mario Virgili ha aggiunto un ulteriore richiamo all’etica e alla responsabilità sociale.
Il premio a Attilio Parisi, presidente SISMes, ha celebrato la gentilezza come valore sociale, mentre la professoressa Anna Giugliano ha invitato a portare il Fair Play in tutte le iniziative educative e formative. ll giudice Fabio Massimo Gallo, già presidente della Corte di Appello di Roma, ha evidenziato come il Fair Play sia sostanziale e non formale, alla base del rispetto reciproco e della lotta alla violenza sulle donne. Questi ha precisato che è fondamentale anche il rispetto delle regole cautelari in materia di sicurezza sul lavoro. Cagionare danni alla salute dei lavoratori violando le regole di cautela è una forma di scorrettezza, ed è rilevante anche sul piano etico, oltre che giuridico. In questo caso il Magistrato Gallo ha fatto valere la sua esperienza di Giudice del Lavoro, e di massima autorità scientifica e della sua esperienza anche quale ex Componente del Consiglio Superiore della Magistratura.
Il generale Giampiero Cardillo, storico componente dell’ONA, e componente del comitato tecnico scientifico, ha ricordato come l’amianto costituisca una vera e propria emergenza. Questi annovera una esperienza fondamentale nell’Arma dei Carabinieri, prima presso il Comando Generale e poi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questi ha ribadito il fondamentale collegamento tra ONA e Fair Play, e che proprio le attività di ONA sono ispirate alla correttezza e alla lealtà.
Gianluca Guerrisi, presidente di Argos Forze di Polizia per il sociale, ha evidenziato l’impegno dell’associazione verso le donne e la solidarietà sociale. Giulio Civitella, maratoneta e componente della Marina Militare, ha portato avanti il concetto di inclusione nello sport, mentre Fausto Zilli ha dedicato il suo premio alla famiglia.
Pasquale Trabucco, presidente del Comitato Nazionale del 4 novembre, ha sottolineato l’importanza dell’educazione civica e del rispetto della memoria storica. In particolare, è evidente il ruolo svolto dall’ONA per l’equiparazione delle vittime dell'amianto a vittime del dovere. Marco Praticò, esperto di Shiatsu e Focusing, ha ricordato come le arti marziali e le filosofie orientali si basino sul rispetto reciproco.
È stato premiato anche Luigi Abbate, giornalista, coordinatore ONA Regione Puglia, figlio di vittima del dovere in quanto il padre è deceduto per asbestosi in seguito ad esposizione ad amianto in Marina Militare Italiana. Giornalista ambientalista ha ricoperto anche il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale di Taranto.
Il cerimoniale si è concluso con Lucia Rubedo, che ha cantato dal vivo in francese e ha condiviso la propria storia personale, raccontando come la musica l’abbia aiutata a curare le proprie ferite e a crescere, diventando simbolo di speranza.
“Mio nonno mi disse che alla fine della nostra vita non verremo ricordati per ciò che abbiamo fatto, ma per come l’abbiamo fatto, quindi fallo bene.”
L’ONA ha istituito il numero verde (800 034 294), con il quale possono essere segnalati casi di violazione dei doveri etici e di scorrettezza, specialmente per quanto riguarda l’uso dell’amianto. Si può comunque contattare l’associazione attraverso il sito dell’Osservatorio Nazionale Amianto.












