Attualità | 03 dicembre 2025, 16:48

Dieci regole per un Comune più inclusivo verso i suoi lavoratori con disabilità

Presentato il Decalogo delle buone pratiche: previsti facilitatori, tutela della privacy e un report annuale

Dieci regole per un Comune più inclusivo verso i suoi lavoratori con disabilità

Dieci regole per un Comune più inclusivo verso i suoi lavoratori con disabilità

Dieci regole per accogliere i lavoratori con disabilità nel Comune di Torino: la Città ha condiviso con i suoi dipendenti buone prassi per rendere i luoghi di lavoro più attenti all'inclusività. Presentato in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, proclamata dalle Nazioni Unite ogni 3 dicembre, il "Decalogo per la corretta accoglienza delle lavoratrici e dei lavoratori con disabilità dell’Ente" invita i suoi lavoratori all'ascolto attivo, con canali dedicati e riservati, per ricevere le proposte dei dipendenti. Chiede l'uso di un linguaggio inclusivo, con attenzione ai termini abilisti; instaura percorsi di formazione e sensibilizzazione obbligatori e ribadisce che la condivisione di dati sensibili sulle disabilità sono su base volontaria e soltanto per quello che riguarda il lavoro.

Luoghi accessibili e utilizzabili da tutti

Le condizioni di disabilità, nei vari settori, non devono essere né ignorate né considerate un limite dai propri dirigenti; i luoghi di lavoro devono essere accessibili e utilizzabili da tutti, considerando non solo quelli fisici ma anche digitali. Ogni inserimento deve essere accompagnato da un facilitatore, adeguatamente formato. Ogni anno la qualità dell'accoglienza del personale con disabilità sarà resa trasparente attraverso un report annuale. 

"Il Decalogo è il risultato di un lavoro frutto del Tavolo Strategico cittadino sulle Politiche della Disabilità - ha affermato il Disability Manager della Città di Torino, Antonio Calvano - e rappresenta un impegno concreto dell'Amministrazione nel garantire ambienti di lavoro equi, accessibili e rispettosi".

"Con il Decalogo abbiamo messo in campo uno strumento concreto per garantire non solo pari opportunità - ha dichiarato l'assessore Jacopo Rosatelli -, ma anche la possibilità per ciascuna persona di essere riconosciuta e valorizzata nella propria unicità e per il contributo che può portare alla società. Sono questi i temi che attraversano il ricco programma messo in campo dalla Città per la Giornata del 3 dicembre: diritti, lotta a stereotipi e pregiudizi, riconoscimento e presa di parola". 

"Con questo Decalogo presentato oggi si pone l’accento sull’importanza di garantire a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori un’accoglienza inclusiva e paritaria sul posto di lavoro" - ha concluso la vicesindaca Michela Favaro.

Gli appunti da parte della Consulta

Qualche appunto è arrivato dalla Consulta per le Persone in Difficoltà, che da trent'anni si occupa di diritti e inclusività delle persone con disabilità. Il direttore della CPD, Giovanni Ferrero, suggerisce in primis di sottolineare come ci sia un nesso diretto tra le norme scritte e il cambiamento di mentalità delle persone, inserendo un riferimento esplicito alla dimensione culturale e comportamentale dell’inclusione. 

Tra i punti, poi, invita a coinvolgere formatori con disabilità e il Terzo Settore nei percorsi di sensibilizzazione dei dipendenti e a rendere più concreta l'attuazione del linguaggio inclusivo producendo un glossario interno o delle linee guida di comunicazione inclusiva. Altri suggerimenti, invece, sono stati assorbiti dal Decalogo, come la necessità di formazione del facilitatore e l'introduzione di indicatori qualitativi nella misurazione del livello di inclusione, per redigere il report annuale sulla qualità dell'accoglienza.

Francesco Capuano

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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