La terza edizione del Master “Intelligence per la Sicurezza Nazionale e Internazionale” si apre in un momento in cui la sicurezza non riguarda più soltanto la dimensione militare, ma la tenuta complessiva del Sistema Paese: istituzioni, infrastrutture, economia, catene di fornitura, opinione pubblica, processi decisionali. È un terreno nel quale gli attori ostili agiscono sotto-soglia, sfruttano le vulnerabilità informatiche, manipolano la dimensione informativa e muovono pressioni indirette attraverso strumenti economici o intermediari non statuali.

La direzione del Generale Nicolò Pollari e del Prof. Marco Bacini conferma l’impostazione del percorso, ovvero formare professionisti in grado di interpretare fenomeni complessi, riconoscere pattern ostili, leggere gli indicatori di rischio e collegare dinamiche che raramente si presentano in modo evidente. Le trasformazioni degli ultimi anni hanno reso questi aspetti centrali per amministrazioni pubbliche, imprese strategiche, operatori finanziari, infrastrutture critiche e organismi internazionali.
Il Master propone un quadro che abbraccia intelligence, analisi, geopolitica, sicurezza economica, cyber, protezione degli asset vitali e gestione delle pressioni ibride. Le attività didattiche si fondano su approcci metodologici utilizzati nei sistemi di sicurezza e in strutture che operano in contesti ad alta esposizione. L’obiettivo è fornire strumenti concreti per comprendere minacce che oggi si sviluppano in più domini e che spesso non si presentano in modo esplicito.

Il Prof. Marco Bacini osserva come la funzione intelligence non sia più confinata a pochi ambiti specialistici: “Chi decide, a qualsiasi livello, ha bisogno di informazioni affidabili e di analisi capaci di distinguere tra ciò che è rumore e ciò che segnala uno spostamento reale degli equilibri. La modernità delle minacce sta nel loro carattere sfumato, perchè spesso non si manifestano apertamente, ma incidono sulla stabilità dei sistemi, sulle infrastrutture e sulle dinamiche economiche. Per questo la formazione diventa una componente necessaria della sicurezza nazionale”.
Il Master dedica particolare attenzione alle forme di pressione che oggi incidono sulla resilienza degli Stati e delle imprese, cyberattacchi, tentativi di interferenza informativa, sfruttamento delle dipendenze tecnologiche o logistiche, attività di proxy, operazioni di influenza che cercano di orientare decisioni, percezioni e comportamenti. Tutti elementi che richiedono la capacità di leggere la dimensione tecnica, quella strategica e quella cognitiva.
In questo nuovo contesto globale, la formazione specialistica rappresenta uno strumento decisivo. Il Prof. Bacini aggiunge: “Non si tratta solo di conoscere le tecniche. Serve la capacità di interpretare le connessioni tra domini diversi, di valutare l’affidabilità di una fonte, di comprendere le leve che possono essere usate per destabilizzare un settore o una decisione. La qualità dell’analisi dipende dal metodo, dalla disciplina e dall’attenzione ai dettagli. È ciò che chiedono oggi istituzioni, imprese e organismi multilaterali”.
Il programma si rivolge a funzionari pubblici, militari, analisti, professionisti della sicurezza, giuristi, economisti e laureati che intendano acquisire una preparazione strutturata e applicabile nelle aree in cui decisioni e valutazioni incidono direttamente sulla protezione di asset, processi e interessi strategici. Le lezioni, integrate da esercitazioni, casi di studio e momenti di confronto operativo, offrono una visione aggiornata delle esigenze emergenti e degli strumenti che caratterizzano la moderna attività di intelligence.
Le iscrizioni alla terza edizione del Master “Intelligence per la Sicurezza Nazionale e Internazionale” sono aperte e qui tutte le informazioni per l’iscrizione: https://management.lum.it/master/intelligence-per-la-sicurezza-nazionale-e-internazionale/










