Telecamere di videosorveglianza fuori servizio dalla scorsa estate al giardino Madre Teresa, nel quartiere Aurora. Lo ha ammesso, senza giri di parole, l’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda, rispondendo a un'interpellanza presentata dalla consigliera della Lega Elena Maccanti. Il problema - già noto dopo il sit-in della Lega e le successive polemiche - è riemerso nelle ultime ore in Consiglio comunale nel corso della discussione sulla sicurezza e il degrado dell’area, già da tempo al centro delle segnalazioni dei residenti della Settima circoscrizione.
La scoperta risale a ottobre
Il malfunzionamento è stato accertato il 22 ottobre 2025, in seguito a fatti che avevano reso necessaria l’analisi delle immagini. “Da ulteriori verifiche - ha precisato Porcedda -, è emerso che il segnale video non arrivava alla centrale 5T già dall’estate”.
E non finisce qui: le telecamere erano state installate nell’ambito del progetto AxTo, ma l’impianto risulta oggi fuori garanzia. “Abbiamo effettuato diverse verifiche tecniche - ha aggiunto l'assessore -, individuando un’anomalia nell’alimentazione, senza però riuscire a risalire alla causa del guasto. Per questo stiamo lavorando a una sostituzione completa dell’impianto, utilizzando fondi di bilancio”. Ancora incerti i tempi.
Il raid anarchico
Nel corso dell’intervento, l’assessore ha affrontato anche il tema delle scritte, di matrice anarchica, presenti nell’area. “Molte sono ancora visibili - ha spiegato -, comprese le offese all’onorevole Sardone. Alcune scritte si trovano però su un container privato appartenente a un’associazione, sul quale l’amministrazione non può intervenire direttamente”.
Sul tema la consigliera Maccanti ha ribadito le criticità storiche del giardino. “Parliamo di un’area collocata davanti alla Circoscrizione 7 - ha dichiarato -, che da sempre è simbolo di spaccio e delinquenza. Non a caso avevamo chiesto l’installazione di una cancellata e la chiusura notturna del giardino. Al momento alle parole non sono seguiti i fatti”.












