Moncalieri | 23 dicembre 2025, 14:20

"Da chicco a chicco": l'economia circolare a Moncalieri si mette al servizio del Banco Alimentare

Grazie al riciclo delle capsule di caffè, donati quasi 90 quintali di riso a persone e famiglie in difficoltà

Una immagine d'archivio del Banco Alimentare a Moncalieri

Una immagine d'archivio del Banco Alimentare a Moncalieri

Quando l'economia circolare si mette al servizio della comunità e di chi ne ha più bisogno, con progetti e iniziative solidali. A Moncalieri il Banco Alimentare ha fatto in modo che un chicco di caffè potesse trasformarsi in un chicco di riso per chi è in difficoltà. E' il progetto “Da Chicco a Chicco” di Nespresso che dal 2011, grazie all’impegno di chi sceglie di riciclare le capsule di caffè in alluminio esauste di Nespresso, consente di rigenerare i due materiali di cui sono composte le capsule: l’alluminio – capace di rinascere all’infinito - e il caffè esausto – che può continuare a vivere e generare valore.

Un modello di economia circolare

Un modello di economia circolare dedicato e costruito con cura, in un contesto di riciclo delle capsule di caffè che, ad oggi, le destinerebbe alla raccolta indifferenziata, senza poter recuperare alluminio e caffè. Un progetto che dal 2011, ha portato invece punti di riciclo, una filiera dedicata e nuovi materiali da riutilizzare. Quest’anno, grazie alla collaborazione tra Nespresso e Banco Alimentare, partner storico del progetto da oltre 14 anni, sono stati donati 90 quintali di riso – equivalenti a circa 100.000 piatti destinati a 575 organizzazioni partner territoriali convenzionate (mense per i poveri, case-famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada, ecc.), che sostengono circa 115.000 persone in difficoltà nel solo territorio piemontese. 

L’impatto del progetto in Piemonte è stato possibile soprattutto grazie all’impegno mostrato nella raccolta delle capsule esauste: da gennaio a ottobre 2025, nella Regione sono state infatti recuperate oltre 100 tonnellate di capsule esauste, attraverso i 21 punti di raccolta presenti sul territorio regionale tra Boutique Nespresso e isole ecologiche partner dell’iniziativa, da cui sono state rigenerate più di 60 tonnellate di caffè, – trasformate poi in compost – e 6 tonnellate di alluminio, avviate a nuova vita per trasformarsi in altri oggetti.

I risultati ottenuti in questo 2025

Risultati che dimostrano come dal riciclo delle capsule di caffè esauste possono nascere nuovi oggetti, compost, riso e aiuti solidali, con un impatto concreto sul territorio e le persone. Piccoli gesti che possono fare realmente la differenza, grazie ad un progetto nato nel 2011 dalla collaborazione con CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori), per offrire la possibilità di riconsegnare le capsule esauste in alluminio nelle isole ecologiche partner dell’iniziativa e presso le Boutique Nespresso, per un totale di oltre 200 punti di raccolta attualmente distribuiti sul territorio nazionale – di cui 21 solo in Piemonte. 

Una volta raccolte dai gestori dei servizi ambientali, le capsule vengono poi trattate in un apposito impianto, affinché il caffè e l’alluminio vengano separati e avviati a recupero. L’alluminio, materiale riciclabile infinite volte, viene destinato alle fonderie per essere trasformato in nuovi oggetti come penne, biciclette, segnalibri e molto altro. Il caffè esausto, invece, viene destinato a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost, fertilizzante naturale che successivamente può essere ceduto a una risaia italiana. Da quel riso – poi riacquistato da Nespresso – nascono milioni di pasti donati e distribuiti attraverso Banco Alimentare e, dal 2024, anche dalle Cucine Mobili e dai Market solidali di Fondazione Progetto Arca.

La soddisfazione del Banco Alimentare

“Il progetto “Da Chicco a Chicco” è per noi un’iniziativa di grande valore - dichiara Salvatore Collarino, Presidente del Banco Alimentare del Piemonte - che ci permette di donare 100.000 piatti di riso alle persone in difficoltà alimentare, tramite le organizzazioni partner territoriali con noi convenzionale. Si tratta di un prodotto estremamente prezioso dal punto di vista nutrizionale, ma in questo progetto che condividiamo con gli amici di Nespresso non c’è solo questo aspetto, per quanto fondamentale nella nostra mission. C’è la valorizzazione in chiave sociale dell’economia circolare, quella che non spreca le risorse ma dà loro una seconda vita, come facciamo noi quotidianamente con il cibo. E c’è un elemento inclusivo, perché il riso abbraccia culture e tradizioni culinarie diverse, a partire dalla nostra, quella piemontese: è un piatto in cui tutti i cittadini del mondo si riconoscono. La nostra partnership con Nespresso contribuisce a creare valore, per la comunità e per l’ambiente, due temi a noi molto cari".

Massimo De Marzi

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