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Economia e lavoro | 26 maggio 2018, 15:52

75 persone con disabilità saranno assunte presso il Comune di Torino

La firma verrà sottoscritta giovedì 31 maggio con le Associazioni di riferimento. Per la prima volta, aperte posizioni per personale amministrativo e dirigenziale: “una scelta politicamente forte e socialmente necessaria”

75 persone con disabilità saranno assunte presso il Comune di Torino

Verrà sottoscritta giovedì 31 maggio, in Sala Carpanini, la Convenzione per l’assunzione di persone con disabilità presso il Comune a Torino, definita in questi giorni dall’Assessore al bilancio e personale Sergio Rolando di concerto con una rappresentanza di Associazioni che si occupano della tutela dei diritti delle persone con disabilità, tra cui Anffas e FISH.

Saranno ben 75 le persone iscritte alle liste di collocamento mirato secondo la Legge 68/99 che verranno inserite in un percorso di formazione, finalizzato all’assunzione da parte del Comune di Torino, per posizioni con categoria B, C e D. La grande novità - oltre che nei numeri e nel percorso di concertazione con le Associazioni - sta proprio nella ricerca di personale amministrativo e dirigenziale.

“Non solo posizioni marginali - dichiara Pericle Farris, rappresentante di APRI Onlus e vicepresidente FISH - ma per la prima volta un’amministrazione comunale prende coscienza che i disabili hanno potenzialità da valorizzare. È una presa di coscienza importante, una scelta politicamente forte e socialmente necessaria”.

“È una delle prime volte - ribadisce Giancarlo D’Errico, presidente di Anffas Piemonte Onlus e presidente FISH Piemonte - che un ente pubblico coinvolge le Associazioni che si occupano di persone con disabilità nello sviluppo di un protocollo così importante, nel rispetto della Convenzione ONU del 2006 che riconosce a tali Associazioni un ruolo politico e di rappresentanza. Per questo ringraziamo il Comune di Torino, nella consapevolezza che questo è un punto di partenza e non certo di arrivo”.

Secondo la Legge 68/99, che ha lo scopo di promuovere l'inserimento e l'integrazione lavorativa delle persone con disabilità nel mondo del lavoro, gli enti pubblici - come le aziende private - che raggiungono la soglia dei 15 dipendenti sono obbligati ad assumere persone iscritte alle liste di “collocamento mirato” in impieghi compatibili con le condizioni di salute e capacità lavorative, in modo da realizzare un inserimento proficuo tale da soddisfare da un lato le esigenze del soggetto e dall'altro le esigenze produttive del datore di lavoro. 

Per ottenere questi obiettivi, il Comune di Torino proporrà delle posizioni aperte per le categorie B (impiegati in possesso della terza media, circa una trentina di posti), C (diplomati, per posizioni tecniche e amministrative) e D (personale laureato, per carriere funzionariali). Le persone indicate dai centri per l’impiego in base alle graduatorie affronteranno un tirocinio formativo di tre (categorie C e D) o sei mesi (categoria B), al termine dei quale potranno essere assunte, secondo una logica di “corso-concorso”.

La possibilità di essere assunti dal Comune di Torino riguarderà le persone con disabilità fisica, intellettiva e sensoriale, ma in quote non proporzionali: “Abbiamo voluto favorire - spiega Pericle Farris - le categorie che di fatto hanno meno opportunità lavorative, ovvero le disabilità intellettive. Ma rifuggiamo la logica assistenzialista, lo dico con una frase brutta ma che rende l’idea: una persona con disabilità è meglio che sia sfruttata che assistita. Tante più persone con disabilità vanno a lavorare in modo certo e produttivo, tante più risorse rimangono per assicurare un’assistenza idonea a chi ne ha davvero la necessità”.

“Questo deve essere solo l’inizio - conclude Giancarlo D’Errico – perché sono tantissimi gli enti pubblici che sono ancora scoperti rispetto ai dettami della Legge 68/99. Aprissimo altri tavoli di concertazione e stipulassimo altre convenzioni come questa, potremmo creare tantissimi posti di lavoro produttivi per le persone con disabilità”.

r.g.

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